Movimento 5 Stelle: firme false alle comunali 2012, ora ci sono indagati

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Una immagine del servizio de Le Iene di domenica 9 ottobre su M5S

Movimento 5 Stelle: ci sono degli indagati nell’inchiesta della Procura di Palermo sulle presunte firme false apposte per la presentazione della lista dei grillini alle elezioni comunali del 2012.

Il procedimento penale (n.18679/16) non è più a carico di ignoti e, secondo indiscrezioni, sarebbero pronti gli inviti a comparire per gli indagati che saranno interrogati nei prossimi giorni dall’aggiunto Dino Petralia, che coordina l’indagine, e dalla pm Claudia Ferrari, titolari dell’inchiesta.

Il reato ipotizzato dai pubblici ministeri è quello previsto dall’articolo 90, secondo comma, del Testo Unico 570 del 1960. La norma punisce con la reclusione da due a cinque anni, tra l’altro, “chiunque forma falsamente, in tutto o in parte, liste di elettori o di candidati od altri atti dal presente Testo Unico destinati alle operazioni elettorali, o altera uno di tali atti veri oppure sostituisce, sopprime o distrugge in tutto o in parte uno degli atti medesimi”.

“Chiunque fa uso di uno dei detti atti falsificato, alterato o sostituito, – recita la legge – è punito con la stessa pena, ancorché non abbia concorso nella consumazione del fatto”.

L’indagine ha subito una accelerazione nei giorni scorsi, dopo le prime audizioni degli inquirenti. Sono stati sentiti alcuni firmatari che non avrebbero riconosciuto le loro firme raccolte nel 2012 per le comunali. Già nei prossimi giorni verranno sentiti primi indagati.