Traffico di esseri umani, criminale su Facebook rivela un errore di persona

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Medhanie Tesfamariam Berhe

Uno scambio di persona e ad essere processato per traffico di esseri umani a Palermo sarebbe un innocente. Si chiamerebbe Medhanie Tesfamariam Berhe, di 29 anni e non sarebbe il capo eritreo dei trafficanti di essersi umani più ricercati al mondo, l’uomo che le autorità britanniche sostengono di aver consegnato all’Italia lo scorso giugno.

Il vero criminale sarebbe ancora latitante ed ha inviato un messaggio su Facebook in cui afferma che il cittadino eritreo attualmente in carcere in Sicilia è un uomo innocente che è stato arrestato ed estradato dal Sudan al suo posto. A rivelare la singolare vicenda è  il Guardian.

Nei messaggi mandati su Facebook, il vero trafficante eritreo Medhanie Yehdego Mered, 35 anni, noto come “il generale”, ha detto che il suo connazionale che oggi andrà a processo a Palermo è vittima di uno scambio di identità. Già i parenti dell’uomo estradato in Italia avevano denunciato lo scambio di persona, precisando che Khartoum aveva estradato in Italia Medhanie Tesfamariam Berhe, e non il boss responsabile della rete dedita al traffico di esseri umani ricercato dalle autorità.

“Hanno fatto un errore con il suo nome, ma tutti sanno che non è un trafficante. Spero sia rilasciato perché lui non ha fatto nulla. Non possono fargli nulla”, si legge in uno dei messaggi scritti in tigrino. Due fonti hanno confermato al Guardian che il messaggio è stato inviato dall’account di Mered, sotto il nome di “Meda Yehdego”, in cui sono visibili le fotografie del figlio e scambi di messaggio con la moglie Lidya Tesfu.