E’ guerra tra Cesa e D’Alia per l’utilizzo del simbolo dell’Udc. Il contenzioso da politico diventa legale con un ricorso presentato dai centristi romani. “L’Unione dei democratici cristiani e democratici di centro, in sigla Udc o Unione di centro, in persona del segretario politico Lorenzo Cesa, attraverso il proprio legale, avvocato Pieremilio Sammarco, ha notificato un ricorso cautelare d’urgenza nei confronti dei dissidenti siciliani che, oltre ad autoattribuirsi senza alcun titolarità la carica di segretario regionale e di segretari provinciali, hanno fatto uso in modo improprio e illegittimo del simbolo dell’Unione di centro assumendo una posizione al chiaro scopo di ingenerare confusione circa la posizione del partito sul referendum costituzionale, in difformità con le decisioni assunte dalla Direzione nazionale del partito” – si legge in una nota dell’ufficio stampa nazionale Udc.
“Sarà il Tribunale di Roma, nell’udienza di domani – prosegue la nota -, a decidere sulla richiesta del provvedimento cautelare che si sostanzia nell’inibitoria all’utilizzo del simbolo e del nome dell’Udc”.
Le strade tra i vertici romani dell’Udc, guidati dal segretario nazionale Lorenzo Cesa e i centristi locali rappresentati da D’Alia e Ardizzone si erano separate da tempo. La scelta dei siciliani di sostenere il governo Crocetta prima, e il “sì” al referendum dopo, hanno fatto deflagrare il conflitto che ora approda nelle aule di tribunale.