Zamparini non esonera più, De Zerbi resta nonostante la catastrofe

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zamparini si difende

Zamparini non esonera più, nemmeno sull’orlo del precipizio e così Roberto De Zerbi resta sulla panchina dei rosanero. Il patron friulano, mangiallenatori pentito, ha affidato ad un comunicato la spiegazione della sua scelta. “Onde evitare notizie non vere, pur in un momento estremamente difficile per i risultati estremamente negativi della squadra, dopo aver esaminato attentamente la prestazione di ieri con tanti difetti (record di sconfitte) e qualche nota positiva nella prestazione dei nostri giocatori, ho comunicato al nostro mister De Zerbi di voler continuare il lavoro con lui, anche se il percorso della salvezza sarà difficile”.

Certo la frase “percorso difficile” è un eufemismo, vista la pochezza dell’undici rosanero. Ed anche nel linguaggio misurato di Zamparini che non esonera più, c’è qualcosa di inedito. Come dimenticare le critiche feroci a Guidolin, Delio Rossi o Beppe Iachini, oggetto di storiche sfuriate dopo un pareggio interno od una sconfitta contro una grande? Impossibile riconoscere il friulano oggi, dopo aver visto con quanta costanza in passato ha picconato calciatori che si chiamavano Corini, Maresca, Rigoni, Gilardino e tanti altri, qualitativamente imparagonabili ai pur volenterosi giovani attualmente in rosa.

Il presidente del Palermo, per la verità nella sua nota accenna ad un minimo di autocritica. “Certamente i motivi della situazione negativa vanno con serenità ricercati sia nella rosa costruita dalla società (uscita di Sorrentino, Vazquez, Lazaar, Gilardino, Maresca; entrata di Bruno Henrique, Aleesami, Sallai, Nestorovski, Diamanti, Embalo, Rajkovic, Gazzi), sia nella serie impressionante di infortuni (Trajkovski, Rajkovic, Gonzalez, Embalo, Balogh, Bentivegna) che hanno tolto uomini determinanti come difensori, sia nella messa in campo della squadra da parte dell’allenatore nuovo – spiega Zamparini  -. Cercheremo con estrema determinazione di uscire da questa situazione insieme a De Zerbi, poiché credo che soluzioni diverse non porterebbero risultati più positivi. Ho comunicato, viste le notizie uscite sulla stampa odierna, questa mia volontà al nostro allenatore. Invito la squadra a credere nella salvezza: crederci sarà determinante, credendo io (anche dalle prestazioni) che questo organico e questo allenatore non siano da questa classifica”.

Infine nella sua lunga nota il presidente rosanero prova a lanciare un messaggio rassicurante all’ambiente: “Comunque, anche con l’arrivo imminente di nuovi soci che porteranno nuovi capitali per la società, io resterò, anche se non come presidente, sino a che in un futuro non lontano torneremo in Europa”. Intanto il Palermo ha il record di sconfitte in serie A e continua ad inanellare prestazioni offensive per il gioco del calcio nella massima serie. (G.C.)