Matteo Salvini arriva a Palermo di mattina e la prima tappa è a Capaci dove ha deposto una corona di allora sulla stele che ricorda la strage del 23 maggio 1992. Un omaggio alle vittime della mafia, “per onorare la Sicilia che resiste – come tiene a sottolineare -. Non mi piace una certa immagine di questa terra e dell’Italia, che vendono in giro per il mondo, di luogo di corruzione e di mafia. Rendiamo omaggio a una grande storia, ma spero anche un grande futuro e non solo un grande passato”, dice il leader dell lega Nord Lega Nord Matteo Salvini, sul suo giro nel capoluogo siciliano. con la deposizione di una corona di alloro alla stele che ricorda la strage di Capaci lungo l’autostrada.
“Sono in Sicilia per testimoniare che la nostra battaglia è per unire Nord e Sud”. Sabato a Palermo e domenica a Milano. “C’è bisogno di elezioni subito, c’è voglia di partecipare, i nostri giovani hanno il diritto di vivere in Italia, in Sicilia come a Milano senza scappare all’estero per andare a lavorare”, spiega Matteo Salvini, parlando con i cronisti, accompagnato, tra gli altri, dal nuovo arrivato in casa Lega Nord, Alessandro Pagano e dal segretario regionale del movimento Angelo Attaguile.
“C’è un’emergenza italiana, anzi due, lavoro e immigrazione. Un’emergenza da Nord a Sud. Bloccare gli sbarchi, bloccare l’invasione, difendere le nostre radici e rilanciare l’occupazione, soprattutto dei giovani, riconquistare il controllo della moneta, dei mari, dei confini, della banche, dell’agricoltura”, aggiunge Salvini, poi a margine di un incontro organizzato a Palermo dal movimento “Noi con Salvini” “E’ una battaglia nazionale e sono ben contento che i siciliani, delusi da tutti gli altri chiamino noi per cercare di dargli una mano. Il mio obiettivo è, come abbiamo mandato a casa Renzi, mandare a casa il governo Gentiloni-Alfano e a livello siciliano Crocetta e Orlando che sono disastrosi”.
Mentre il leader della Lega Matteo Salvini atterrava all’aeroporto di Palermo, con uno striscione dall’esplicito messaggio “La Sicilia ai siciliani – Itivinni in Padania” un centinaio di giovani palermitani “assediava” la Cattedrale per dare inizio alle contestazioni contro il leader della Lega Nord. Momenti di tensione all’interno della Cattedrale. Polizia e carabinieri hanno sgomberato una ventina di giovani e studenti, entrati ed in attesa dell’arrivo di Salvini per contestarlo. Le forze dell’ordine hanno fatto un cordone costringendo i contestatori a indietreggiare fino all’uscita dalla Cattedrale. “Vergogna, vergogna. I politici li fate entrare e a noi ci cacciate, siamo cittadini”, hanno urlato i manifestanti mentre venivano respinti.
Visita alla Cattedrale per Salvini con le forze dell’ordine a presidiare gli accessi al Duomo. Cattedrale blindata dopo le contestazioni e lo sgombero dei manifestanti. “Per me è stata la mia prima volta, ed è stato bellissimo. Avete di tutto qui, è uno spettacolo”, dice Salvini che non nasconde il suo stupore. Come un normale turista ha scattato diverse foto con il tablet, colpito dalle opere d’arte e rivolgendo numerose domande a padre Filippo Sarullo, che lo accompagnava tra i tesori dello storico monumento. In particolare, il leader del Carroccio si è soffermato sulle tombe reali di Federico II e Ruggero II, la cappella di Santa Rosalia, la patrona della città, e la tomba del beato don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia nel 1993. “Mi ha posto numerose domande – racconta padre Sarullo – in particolare sulle trasformazioni che ha subito la cattedrale nel corso dei secoli, segno delle dominazioni”.
“Avete di tutto qui – ribadisce Salvini prima di andar via – mai fatta una visita così approfondita”. Al termine, il numero uno della Lega è andato via accompagnato da cori e dai fischi dei manifestanti in attesa all’esterno. Subito dopo tappa al santuario di Santa Rosalia e, a seguire, un convegno all’Astoria Palace Hotel, “La Sicilia nell’Italia che vogliamo”.
Salvini arriva in cima al Monte Pellegrino per la tappa al Santuario di Santa Rosalia accolto da una folla di curiosi: una breve sosta in un chiosco per bere una spremuta di melograno. “Squisita – afferma – ho mangiato prima un cannolo con la ricotta, poi un’arancina con la carne. Ne avevo assaggiata un’altra a Catania: so che tra le due città esiste la diatriba arancine-arancini, ma quelle più buone sono qui a Palermo”, sostiene in tono scherzoso. Dopo la visita al santuario, aggiunge: “E’ un luogo affascinante, non ne conoscevo la storia. Mi piacerebbe che fosse valorizzato come merita – sottolinea – sembra che ci sia un po’ da lavorare. Sono io che porto via da Palermo tante cose – aggiunge il leader del Carroccio -. Sono rimasto molto colpito dalla visita a Capaci, alla Cattedrale e ora qui al santuario. Ho ricevuto una bella accoglienza. E’ la prima volta che visito in maniera così approfondita Palermo, e non sarà l’ultima. Non potrei chiedere di meglio: sarà la sesta-settima volta che vengo in Sicilia e ogni volta è sempre meglio”, continua Salvini.
“La prima parte della giornata – spiega Salvini – divisa in tappe tra Falcone, la cattedrale e il santuario di Santa Rosalia sono state delle ricchezze per me. Ora iniziamo a parlare di lavoro, agricoltura, di pesca, di ferrovie. Devo dare il mio contributo e risposte concrete ai siciliani che mi chiedono soprattutto del lavoro, ma non solo a Palermo anche a Milano. Se diamo risposte concrete superiamo tutte le barriere”.
“Crocetta è come Gentiloni, non puoi sparare sulla Croce rossa. Sono come il latte, ormai in scadenza: sono finiti”, prosegue Salvini riferendosi al presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. “Tanto – aggiunge – l’anno prossimo sia a Palermo sia in Sicilia si smaltiscono i residui: ora la Sicilia ha bisogno di una persona normale. Il mio obiettivo è, come abbiamo mandato a casa Renzi, mandare a casa il governo Gentiloni-Alfano e, a livello siciliano, Crocetta e Orlando che sono disastrosi”, dice Matteo Salvini, parlando con i giornalisti.
“Senza bacchette magiche penso che la Sicilia può trasformarsi”, dice Salvini, “chi guarda al passato non ci interessa, vogliamo guardare avanti. Questo vale in Sicilia così come in tutta Italia”, in merito alle future alleanze politiche, non escludendo a priori la possibilità che la Lega corra da sola: “Escludo l’alleanza con la sinistra”.
“Il nostro futuro è di chiarezza, non guardo al passato, non credo ci sarà spazio per Alfano, Verdini, Cicchitto e questa gente qui”, sottolinea Matteo Salvini ai giornalisti che gli chiedono qual è il futuro del centrodestra. “Si parla – aggiunge Salvini – di sovranità monetaria, di cambiare l’Europa, difendere i confini, respingere i barconi cambiare le leggi su scuola e lavoro e rendere la Sicilia quello che era: una capitale mondiale del turismo, dell’arte, della cultura, del made in Italy e non l’Isola dei clandestini come la stanno conciando”.
“La nostra speranza di ricompattare il centrodestra c’è sempre, ma non a tutti i costi e non con tutti. Siamo in terra di Sicilia, ma con Alfano non avremo sicuramente a che fare. Io ad Alfano non lo voglio vedere dipinto nemmeno sul muro”, osserva Salvini. “Ci siamo, io sono pronto. Mi piacerebbe a marzo che fossero gli italiani a scegliere il leader e il programma con cui sfideremo Renzi e Grillo”, dice Salvini, a margine dell’incontro organizzato a Palermo dal movimento “Noi con Salvini” e parlando delle primarie del centrodestra. A chi chiede quale sia il ruolo di Berlusconi, Salvini risponde: “Conto che ci sia”. “Noi vogliamo tornare subito alle elezioni, è stata la richiesta degli italiani al referendum. Quindi, più che Salvini, sono gli italiani che vogliono scegliere un Parlamento e un Governo nuovi”, chiarisce il leader della Lega Nord Matteo Salvini. E poi, sul governo Gentiloni: “Imbarazzanti, sono imbarazzanti poverini”.
Collaborare con il governo per la legge elettorale? “Sì, basta che si faccia in fretta e non sia un modo per tirare in lungo 3-4-5-6 mesi. Noi siamo pronti a votare in primavera con qualunque legge elettorale, siamo pronti a dialogare anche con Renzi, basta che questo governo-farsa abbia una data di scadenza ben precisa”, chiosa Salvini. Sull’ipotesi di un voto con il Mattarellum “corretto”, Salvini si dice sicuro: “Sì, assolutamente”.
Infine, nota di colore con siparietto durante la colazione con un cannolo siciliano per il leader della Lega che si era fermato dopo una intervista alla Rai in un bar assieme ad Alessandro Pagano, il deputato nazionale ex Forza Italia, che lo ha accompagnato nel giro palermitano. Salvini che partirà domenica mattina per Milano, con sé porterà un chilo di cannoli. Pagano gli aveva proposto di portarne un paio di chili, ma Salvini divertito ha risposto: “Ma che un paio di chili? Siamo pochi in famiglia”. (FOTO IGOR PETYX/ITALPRESS)