“Ogni ragazzo o ragazza che desidera indossare la divisa della Polizia di Stato dovrebbe conoscere la storia di Beppe Montana: scoprirà un cristallino esempio di coraggio, dedizione e professionalità”.
Lo ha scritto su Facebook il presidente del Senato Pietro Grasso ricordando l’anniversario dell’omicidio per mano di mafia 32 anni fa del dirigente della squadra mobile della Polizia di Palermo .
“Il mese di luglio – ricorda Grasso- è purtroppo colmo di tristi anniversari. Era il 1985, la tensione in Sicilia era alle stelle: la mafia decise di colpire Beppe Montana, eccezionale dirigente della Sezione Catturandi della Squadra Mobile di Palermo. Montana, insieme al suo grande amico Ninni Cassarà, non aveva alcuna intenzione di dare tregua a ‘Cosa nostra’ e la incalzava con tutti gli strumenti a disposizione, riuscendo ad arrestare numerosi latitanti: la sua tenacia e il suo talento facevano paura, per questo bisognava ucciderlo”.