I migranti irregolari che dalla Tunisia arrivano in Italia sono ancora “marginali” rispetto agli ingressi totali, ma i due paesi stanno lavorando ad un accordo bilaterale che possa “regolarizzare” questi flussi. Lo ha detto alla stampa il ministro degli Esteri della Tunisia, Khemaies Jhinaoui, al termine di un incontro bilaterale con il capo della diplomazia italiana, Angelino Alfano, a margine della presentazione del programma culturale “Italia, Culture, Mediterraneo” a Palazzo Normanni, sede della Regione Sicilia, alla vigilia della Conferenza mediterranea dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) in programma martedì e mercoledì sempre nel capoluogo siciliano.
“Gli immigrati che vengono in Italia dalla Tunisia non rappresentano che l’1 per cento di tutti i migranti stranieri che giungono nel paese. Un numero quindi molto marginale rispetto al totale”, ha detto il capo della diplomazia tunisina. Fino ai primi giorni di ottobre, tuttavia, dalla Tunisia sono giunti ben 4.500 migranti irregolari, a fronte di una media degli anni passati di circa 1.000 migranti all’anno.
“Dal 2011 abbiamo una cooperazione molto buona tra i due governi. La Tunisia sta controllando i propri confini, sta ricevendo sostegno dai suoi amici in Italia per avere forze meglio equipaggiate, in particolare la nostra Marina”, ha aggiunto il ministro.
Con Alfano, ha spiegato il titolare della diplomazia tunisina, si è discusso della possibilità di stringere un accordo formale bilaterale per le migrazioni legali. “Sappiamo che c’è, qui in Italia, la necessità di lavoratori stranieri, dobbiamo regolarizzare questi flussi dalla Tunisia verso l’Italia. Entrambi i paesi sono impegnati per aumentare la cooperazione al fine di controllare le migrazioni illegali. Le migrazioni illegali non sono buone né per la Tunisia né per l’Italia”, ha concluso Khemaies Jhinaoui.