“E’ stato già impegnativo lavorare ad una coalizione che tenesse insieme M5s, Pd e Sinistra. Lo abbiamo fatto con non poche difficoltà, ma lo abbiamo fatto. Abbiamo scelto di comune accordo di aprire a coloro che, seppur non appartenenti a movimenti politici consolidati, si sono distinti per l’impegno profuso per la città, come Mariangela Di Gangi e gli attivisti di ‘Facciamo Palermo’. Ma allargare senza criterio le maglie a forze diverse da queste, è un errore”. Lo dice Giampiero Trizzino, deputato regionale 5 Stelle, che commenta le ulteriori aperture all’ipotesi del ‘campo largo’ alle prossime amministrative di Palermo, da parte di alcuni esponenti del Partito Democratico.
Trizzino, che giovedì sera incontrerà – nell’insolita sfida culinaria organizzata alle ‘Terrazze del Sole’ per raccogliere fondi per l’associazione multiculturale ‘Moltivolti’ – altri esponenti della sinistra palermitana sul nodo delle primarie, fa appello “alla coerenza e alla linearità del percorso: si uniscono anime diverse con obiettivi comuni, non si possono forzare oltre misura i principi e gli obiettivi del Movimento come degli altri compagni di viaggio senza rompere il giocattolo. Lo ribadisco che nel menù non accetteremo pasta con le sarde, tradotto niente inciuci e allargamenti improvvisati. Dialogo non vuol dire libero transito. E al dialogo crediamo – conclude Trizzino – convinti che possa aiutarci a individuare il nome giusto per guidare la città. Sediamoci, dialoghiamo, e quel nome condiviso lo troveremo. E finalmente si potrà partire”.