Palermo: sul traffico botta e risposta tra Gelarda e Catania

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“Palermo città più trafficata d’Italia secondo le statistiche di Tom Tom. Tristissimo record i cui meriti vanno, in buonissima parte, all’assessore Giusto Catania”. Lo dichiara il capogruppo della Lega a Palermo Igor Gelarda.

“Se Palermo è riuscita ad essere trafficata come Rio de Janeiro – ha aggiunto – che però ha 10 volte il numero degli abitanti e Parigi che ne ha quasi 4 rispetto a Palermo, il merito lo dobbiamo in buona parte a chi non ha mai preso veramente coscienza di essere assessore alla viabilità, se non per imporre la Ztl, le piste ciclabili e i monopattini dal posteggio selvaggio. In un paese normale Giusto Catania si sarebbe già dimesso da tempo. Lui non solo non l’ho fatto, ma a questo punto temiamo che potrebbe candidarsi come assessore alla viabilità proprio di Parigi o di Rio de Janeiro”.

“Chi continua a immaginare Palermo solo a misura di automobile è rimasto legato a un antiquato e superato modo di vivere la città”. Lo dice l’assessore alla mobilità urbana di Palermo, Giusto Catania, che risponde a una nota del consigliere leghista Gelarda. “C’è un modo concreto per ridurre il traffico cittadino: diminuire l’uso delle automobili per gli spostamenti urbani – dice Catania – E’ questa la scelta fatta dall’Amministrazione comunale e i dati di Tom Tom sono la conferma che questo processo è necessario. Inoltre, rappresentano uno stimolo a continuare sulla strada della mobilità sostenibile. Palermo, in questi anni, ha acquistato centinaia di nuovi autobus e avviato il sistema tramviario, dimostrando di voler investire sul trasporto pubblico di massa”.

“Abbiamo dato – prosegue – un’alternativa alle automobili istituendo 250.000 metri quadrati di aree pedonali, pianificando 120 chilometri di piste ciclabili, realizzando decine di chilometri di spazi riservati alle biciclette, limitando la circolazione stradale alle automobili piuù inquinanti, investendo sulla micro-mobilità elettrica e sulla sharing mobility. E’ evidente che questo non è ancora sufficiente: facciamo i conti con un ritardo storico della città negli investimenti sulla mobilità urbana, ma il percorso è stato tracciato e, in questo momento, la città ha a disposizione un ulteriore miliardo di euro per ampliare il sistema tramviario, costruire dodici parcheggi di interscambio, chiudere l’anello ferroviario, progettare nuove piste ciclabili. Tutte queste scelte sono state possibili grazie alla capacità dell’Amministrazione comunale di guardare lontano, contrastando resistenze e pregiudizi, e i risultati saranno presto visibili”.