La Polizia di Stato e la Direzione investigativa antimafia di Trapani stanno eseguendo sei arresti nell’ambito di una indagine sulla famiglia mafiosa di Alcamo (Trapani). Arrestato insieme ad altri cinque uomini d’onore il capo mandamento Ignazio Melodia. Sarebbe stato affiliato a Cosa nostra dal boss latitante Matteo Messina Denaro. Associazione mafiosa, estorsioni a imprenditori e condizionamento delle elezioni comunali di Alcamo sono i reati contestati.
“Ancora una volta è emersa la pervicace condotta mafiosa volta a condizionare il tessuto economico nonché a tentare di influenzare le locali realtà politico-amministrative, condotta resa ancor più pericolosa dalla levatura criminale dei personaggi coinvolti in particolar modo del reggente il mandamento mafioso di Alcamo, Ignazio Melodia”. Lo ha detto all’Adnkronos il Questore di Trapani Maurizio Agricola, commentando l’operazione condotta all’alba di oggi dalla Polizia di Stato e dalla Dia di Trapani che ha arrestato sei persone.
Avevano paura delle intercettazioni ambientali e per evitare di essere ascoltati dalle microspie degli investigatori si riunivano in una cella frigorifera di un fruttivendolo di Alcamo (Trapani). E’ quanto emerge dall’operazione antimafia. Proprio per questo motivo gli inquirenti hanno denominato l’operazione ‘Freezer’. Secondo la Dda di Palermo, che ha coordinato l’inchiesta, gli uomini ritenuti vicini al boss Matteo Messina Denaro, si sarebbero riuniti diverse volte nella cella frigorifero di un fruttivendolo per affrontare alcune questioni importanti. A causa delle basse temperature gli indagati indossavano cappotti e giacche pesanti anche in piena primavera. L’inchiesta è coordinata dal Procuratore aggiunto di Trapani, Maria Teresa Principato e dai pm della Dda Carlo Marzella e Gianluca De Leo.