Nave Diciotti: da lunedì il tribunale dei ministri al lavoro per decidere su Salvini

0
154
matteo salvini

I tre giudici che compongono il Tribunale dei ministri di Palermo, Filippo Serio, Fabio Pilato e Giuseppe Sidoti, già da lunedì, si occuperanno dell’inchiesta sul ministro dell’interno Matteo Salvini, iscritto nel registro degli indagati per sequestro di persona aggravato, per aver trattenuto, nel porto di Catania, a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera, i migranti salvati in mare il 16 agosto scorso.

Pilato, ex giudice tutelare e del tribunale del Riesame, e Serio prima magistrato a Caltanissetta, sono attualmente entrambi all’ufficio gip; Sidoti invece è in servizio a Palermo alla sezione fallimentare. Al collegio, che dovrà decidere entro 90 giorni, è stata inviata anche una relazione con cui la Procura di Palermo ha chiesto che vengano svolte le indagini preliminari a carico di Salvini indicando alcuni accertamenti da compiere.

I giudici hanno assoluta discrezionalità in tema di indagini e potrebbero anche ampliare i temi da approfondire, come pure modificare i reati contestati e le iscrizioni nel registro degli indagati. Una prerogativa che potrebbe anche portare a nuove incriminazioni.

Matteo Salvini più volte ha sollecitato di essere ascoltato dai magistrati. All’attività istruttoria dei giudici potrebbe partecipare anche la Procura, qualora il Tribunale lo consentisse. In ballo c’è poi l’esame della posizione del capo di gabinetto del Viminale, Matteo Piantedosi, che i pm di Agrigento, prima di mandare gli atti a Palermo per competenza, avevano iscritto nel registro degli indagati, ma che gli inquirenti del capoluogo non hanno invece indagato.

Il Tribunale potrebbe stabilire che fu solo Salvini a vietare lo sbarco dei profughi e quindi che Piantedosi e gli ufficiali della Guardia Costiera furono soltanto esecutori dell’ordine del ministro, senza avere ruolo nella decisione. Tema che implicherebbe l’interrogatorio degli ufficiali coinvolti.

Gli atti sono stati notificati anche ai migranti tenuti illegalmente a bordo della Diciotti e pure loro potrebbero essere sentiti. Da accertare inoltre, la competenza territoriale; occorre quindi capire dove si trovasse la Diciotti quando è stato ordinato il divieto di sbarco, e se quindi era nelle acque di Lampedusa o in quelle di Catania, dove poi è attraccata.