I carabinieri di Bagheria ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal gip del Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di otto persone, ritenute responsabili di detenzione ai fini di spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. In quattro sono stati posti ai domiciliari e quattro sono finiti in carcere.
Gli arrestati sono Dario Ribaudo, 41 anni, indicato come il “cervello” dell’organizzazione; Davide Ribaudo, di 25, Salvatore Lombardo, Salvatore Barone, di 34. Ai domiciliari sono finiti Ignazio Abbinanti, 25 anni, Alessandro Stracuzzi, di 51, Vincenzo Filippone, di 20, e Daniela Stagno, 43 anni, moglie di Dario Ribaudo.
Le indagini condotte dal sezione operativa della compagnia carabinieri di Bagheria, tra luglio e settembre 2018, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza su una attività di spaccio di droga nel territorio di Altavilla Milicia, nel Palermitano. Tra gli arrestati R.D., 40 anni, che rivestiva il ruolo di referente per lo spaccio di droga nella zona di Altavilla Milicia, avvalendosi della collaborazione della moglie, pure lei coinvolta nella misura cautelare.
R.D. acquistava da grossisti palermitani ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti come cocaina, hashish e marijuana, che poi rivendeva a spacciatori di Altavilla Milicia. Per eludere i controlli delle forze di polizia durante il trasporto della droga, l’uomo la nascondeva nel motore dell’auto e poi una volta giunto a casa la sistemava nella grondaia.
Nel corso dell’indagine, è emerso che i due coniugi annotavano in un libro mastro i nominativi degli acquirenti, con l’indicazione delle somme dovute da ognuno di loro per l’acquisto della droga. Durante l’indagine, sono stati documentati da parte dei carabinieri circa 50 episodi di spaccio di droga.