Giuni Russo è morta nel 2004. Aveva 53 anni e una carriera ancora tutta da vivere. Sedici anni dopo Palermo la ricorderà con un piccolo atto di affetto e di memoria. La giunta comunale sta valutando se intestare a Giuni Russo una strada del Borgo Vecchio, dove la cantante era nata (nona di dieci figli di una famiglia popolare) e dove aveva cominciato a muovere i primi passi artistici.
Si sta valutando anche se intestare a lei il palchetto della musica di piazza Castelnuovo dove si trovava il bar Adriana, culla del beat e del rock a Palermo, e dove Giuni Russo aveva cominciato a esibirsi sin da quando aveva 12 anni con il vero nome di Giusy Romeo.
I due possibili ricordi della cantante riprendono una proposta di Sergio Buonadonna, autore del libro “Quando Palermo sognò di essere Woodstock” che nella seconda edizione del racconto di Palermo pop 70 (un evento organizzato da Joe Napoli) dedica un capitolo alla storia di Giuni Russo. Oltre alle partecipazioni al festival di Sanremo e ad altri importanti eventi musicali, la cantante aveva stabilito rapporti artistici con Franco Battiato e Caterina Caselli che per lei avevano scritto testi e preparato arrangiamenti. (Ansa)