A Palermo Io.Bio, benessere e ristoro nella fattoria urbana con lo chef Marco Piraino

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Una fattoria urbana all’interno della città con un ristorante che punta all’esperienza sensoriale. Il ristoro alimentare diventa parte fondamentale, che deve camminare di pari passo con quello del benessere e felicità che solo il rapporto diretto con la natura può offrire.

Io.Bio,  innovativo concept di fattoria urbana, che si trova  a Palermo, in via Gaetano La Loggia 124, aperto a novembre 2018, è un esempio di un luogo che consente una fuga dalla città senza allontanarsene davvero.

L’idea è tutta “farina del sacco”, termine assolutamente proprio grazie alla sua passione per i grani biologici siciliani, di Marco Piraino, l’eclettico “chef errante”, della scuderia del maestro Peppe Giuffrè, che da lui ha mutuato e sposato, facendola propria, la voglia di portare in giro la sicilianità per raccontare con orgoglio la Sicilia nel mondo.

Entrati all’interno di questo moderno agribistrot si viene catapultati in una “dimensione parallela” che trasmette immediata serenità. Un luogo in cui staccare la spina e rigenerarsi dalla routine per ritornare alla propria quotidianità con la carica e l’energia che solo il contatto con la natura riesce a trasmettere, grazie a un orto di quasi mezzo ettaro e  di una fattoria per animali domestici alla cui cura tutto lo staff di Io.Bio dedica, ogni giorno, attenzione e dedizione.

A “parlare” sono loro gli animali che, proprio come i bambini, difficilmente riescono a mentire e che con la loro docilità e serenità trasmettono l’amore e la passione di un progetto nato per il ben-essere, nel significato più intrinseco del termine.  Un luogo ideale per i bambini che possono andare in giardino  e osservare da vicino gli animali da cortile come galline, oche, faraone, tacchini, pavoni, caprette, conigli, tutti addomesticati e liberi.

Io.Bio è molto più di un ristorante. Non è un caso se Marco Piraino, 34 anni, laureato in economia, dopo tante esperienze da chef in importanti ristoranti nazionali ed internazionali, abbia deciso di  “dedicarsi ad un’attività che lo riporta al contatto con la terra, primaria fonte di vita,  grazie alla quale l’uomo può sentirsi completo rientrando a far parte del ciclo dell’esistenza da cui è uscito in cerca di successo nell’errata convinzione di poterne fare a meno”, come lui stesso spiega.

E con l’arrivo della primavera, Io.Bio  propone il nuovo menù basato su materie prime di stagione tutte rigorosamente prodotte nell’orto dell’agribistrot.