“Odissea – Un racconto Mediterraneo” è lo spettacolo che mercoledì primo agosto vedrà in scena Tullio Solenghi, al Teatro Antico di Segesta. La rappresentazione fa parte del cartellone del “Calatafimi Segesta Festival – Dionisiache 2018”, la manifestazione organizzata dal comune di Calatafimi Segesta con il Parco Archeologico di Segesta e per la direzione artistica di Nicasio Anzelmo.
Il progetto è di Sergio Maifredi, che ha firmato anche la regia, mentre la produzione è del Teatro Pubblico Ligure. La millenaria storia narra del rapporto indissolubile fra Odisseo e Penelope, reinterpretando il canto XIX del poema di Omero.
“Si tratta – ha spiegato Sergio Maifredi – di un progetto permanente, un percorso da costruire canto dopo canto scegliendo come compagni di viaggio i grandi attori del teatro contemporaneo e quegli artisti capaci di comunicare in modo estremamente diretto, affrontando a mani nude la parola. Odissea ha debuttato nel 2009 e ha inchiodato ai sedili migliaia di spettatori; a Segesta porta uno spettacolo affidato a Tulllio Solenghi, un grande interprete di oggi”.
Nello spettacolo si narra l’incontro Penelope e Odisseo e lei si rivela astuta quanto il suo sposo. Lei ha saputo tener testa ai pretendenti, inventando l’eterno gioco della tela, ed è furba anche nel saggiare chi dice di essere suo marito. E se Telemaco e la nutrice possono credere che l’uomo che hanno davanti sia il re di Itaca, che è tornato, che ha ucciso i proci ed ha ristabilito l’ordine, a Penelope questo non basta.
Lo mette alla prova ancora una volta. Ordina alle ancelle di spostare il letto nuziale. Solo lei e Odisseo sanno che quel letto è intagliato nel tronco di un secolare ulivo che affonda le radici nella terra dei padri. “Nessun umano lo può spostare!” dice lo straniero. E Penelope si scioglie in un pianto trattenuto da vent’anni. La notte la passeranno ad aversi e a ritrovarsi. Raccontandosi due decenni trascorsi nell’attesa e nel ritorno.