Potrebbe costare decine di posti di lavoro la commessa persa da Almaviva per l’assistenza clienti di Octo Telematics spa. L’azienda ha comunicato a sindacati e istituzioni che è a rischio il piano di rilancio del sito di Palermo. In bilico in questo momento ci sono 47 lavoratori legati alla commessa e la cessazione dell’attività potrebbe incrementare il numero degli esuberi del sito palermitano, circa 700.
L’Slc Cgil ha chiesto nei giorni scorsi un incontro al ministero dello Sviluppo economico, al presidente della Regione e al sindaco per verificare il rispetto della normativa vigente sul cambio appalti nei call center con l’applicazione delle clausole sociali per tutelare i lavoratori. Il nuovo fornitore, fa sapere Almaviva, non ha ancora comunicato nulla a proposito del subentro nel rapporto di lavoro con le maestranze attualmente impiegate. L’azienda sperava nella proroga della commessa di contact center per Octo Telematics fino a fine dicembre 2018: dal primo luglio invece l’attività è passata a un altro outsourcer, vincitore della gara bandita ad aprile, il cui esito è arrivato a fine giugno.
“La Slc, dopo aver subito in modo unilaterale, e con la firma degli altri sindacati, ipotesi di accordo che tagliano sul costo lavoro e legano tutto alla certezza delle commesse e dei volumi, continua a dire che è in atto un gioco al massacro”, dice il segretario generale Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso, per il quale “aziende importanti come Almaviva, con 3 mila lavoratori, hanno bisogno di costruire prospettive, come era scritto negli accordi, basate su piani industriali seri, sulle nuove piattaforme multimediali, sulla digitalizzazione, sul lavoro pregiato della Information technology e su un’organizzazione del lavoro con contratti di secondo livello”. E invece Almaviva “continua a non investire a Palermo. Ci fa piacere per il Trentino l’apertura di un insediamento per le smart factory, di un nuovo polo hi-tech incentrato sulle sinergie tra enti, territorio e aziende, ma ci sgomenta sapere che non c’è un impegno del genere per Palermo. I lavoratori Almaviva non sono dipendenti della commessa Tim, Wind o Alitalia, ma lavorano per una multinazionale che dovrebbe invece allargare gli orizzonti nel settore dei servizi, radicare l’azienda nel territorio e creare occupazione”. (AGI)