Flamenco, Carmina Burana e Taranta d’amore: tre serate dedicate alla grande musica, tre appuntamenti d’eccezione all’interno di un cartellone ricco di date e di nomi. Torna la stagione estiva del Massimo al Teatro di Verdura di Palermo: “Appuntamenti che aprono una finestra su tre diversi mondi, la Germania, la Spagna, l’Italia – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – ma tutti legati all’unico filo rosso della cultura popolare che diventa tradizione e rito”.
A dare il via alla rassegna saranno, il 19 luglio alle 21.15, i Carmina Burana, direttore Daniel Kawka, con l’Orchestra, il Coro e il Coro di voci bianche del Massimo. Dalla Germania alla Spagna: mercoledì 29 luglio, alla stessa ora, sarà la volta del grande appuntamento con “Baile!”, la serata di Flamenco con l’Orchestra e il corpo di Ballo del Teatro e con uno straordinario parterre di artisti guidato da Esperanza Fernandez, una delle più importanti “cantaore” contemporanee. Infine, il 6 agosto, sempre alle 21.15, “Ballo! Taranta d’amore”, festa di serenate e balli della tradizione popolare italiana: Ambrogio Sparagna, famoso in tutto il mondo, dal 2004 al 2006 è stato maestro concertatore del Festival La Notte della Taranta, e fondatore di un’orchestra di 60 elementi con cui si esibito in tournée internazionali e che ha ospitato artisti del calibro di Franco Battiato, Francesco De Grefori, Lucio Dalla, Gianna Nannini, Carmen Consoli, Giovanni Lindo Ferretti, Peppe Servillo . Sarà accompagnato dall’Orchestra popolare italiana e il Coro di voci bianche del Massimo.
Ma in calendario ci sono anche tanti altri appuntamenti e nomi di grande richiamo: come Anastasia, che salirà sul palco del Teatro di Verdura il 20 luglio, e poi ancora i grandi classici della canzone d’autore italiana come Francesco De Gregori (il 1 agosto) Antonello Venditti (il 19 settembre) e Carmen Consoli (il 31 agosto), la voce “nera” di Mario Biondi (il 30 agosto) e quelle de “Il Volo”, reduci dalla vittoria al Festival di Sanremo (il 26 agosto), passando dalla comicità di Teresa Mannino (l’11 agosto) e dalla verve sperimentale di Mannarino.