Investe un anziano, poi fugge. E la vittima muore poco dopo l’arrivo in ospedale. Sembrava un caso di pirateria stradale ma a distanza di pochi giorni la polizia ha scoperto che dietro l’incidente di sabato scorso a Brancaccio c’era un vero e proprio omicidio maturato al culmine di una faida tra due famiglie. Così l’investitore, Cosimo Geloso di 25 anni, è finito in manette con l’accusa di omicidio volontario.
Secondo le indagini, venerdì scorso le nipoti della vittima, due ragazze di 17 e 18 anni, avrebbero incontrato Geloso a Brancaccio e a, causa di vecchi rancori tra le famiglie, sarebbero state aggredite e fatte cadere dallo scooter sul quale viaggiavano.
Il padre delle ragazze sarebbe poi andato a casa di Geloso per chiarire la situazione, finendo con l’essere aggredito a colpi di spranga dai familiari del giovane. Stessa sorte per il nonno delle ragazze, intervenuto in soccorso del figlio.
I due erano poi fuggiti verso via Messina Marine ma Geloso li avrebbe raggiunti a bordo della sua auto a tutta velocità nell’intento di investire una delle due ragazze che erano ancora per strada. A quel punto l’anziano si sarebbe frapposto, venendo colpito in pieno dalla Lancia Y bianca. La vittima è stata portata all’ospedale Buccheri La Ferla, ma è morta il giorno successivo. Geloso è stato condotto al carcere di Pagliarelli.