L’azienda vinicola Settesoli contribuirà al restauro del Parco archeologico di Selinunte. La Settesoli è una cooperativa di 2000 soci che coltivano 28 tipi di uve differenti, su un totale di 6000 ettari – la piu’ grande varietà di uve in Sicilia – , scrive il Giornale di Sicilia, media partner dell’operazione. Con una grande raccolta fondi in favore della più estesa area archeologica d’Europa, 310 ettari di cui solo il 10% fruibile, bisognosa di continua manutenzione, il progetto “Settesoli sostiene Selinunte”, raccoglierà fondi per migliorare principalmente il tempio C, il più importante per valore storico e architettonico, attraverso l’attività di restauro e la creazione di un percorso di visita e di un impianto di illuminazione.
Altri interventi riguardano l’illuminazione della cinta muraria e il miglioramento della viabilità e dei percorsi pedonali. Per riuscire in questo intento dall’inizio di settembre tutte le bottiglie Settesoli hanno un collarino che comunica l’operazione e, acquistando una bottiglia, 10 centesimi del costo andranno automaticamente nel salvadanaio del progetto. L’obiettivo è raccogliere 500 mila euro per i restauri e per “lanciare il sito di Selinunte e il territorio come meta ‘obbligata’ per i turisti che visitano la Sicilia”.