I lavoratori di Termini Imerese attoniti mentre apprendevano la notizia dell’arresto dei vertici Blutec da parte della guardia di Finanza e assistevano all’apposizione dei sigilli alla fabbrica da parte delle fiamme gialle.
L’arreso del presidente e dell’amministratore delegato, Roberto Ginatta e Cosimo Di Cursi, per malversazione ai danni dello Stato è stato uno choc per gli operai.
Duro il commento del sindaco di Termini Imerese Francesco Giunta. “La notizia dell’arresto dei vertici di Blutec, dell’AD Cosimo Di Cursi e del presidente del CdA Roberto Ginatta, cade come una tegola sulla testa di un intera comunità. Seppur, nella consapevolezza delle difficoltà registrate nei mesi scorsi, in merito alla restituzione delle somme anticipate all’azienda da Invitalia, abbiamo sempre sperato che la vertenza Termini Imerese potesse trovare una soluzione favorevole per le migliaia di famiglie, coinvolte, loro malgrado, in un disastro sociale ed economico senza precedenti. Da tempo, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini – ha proseguito Giunta – indagava in merito alle modalità di utilizzo dei fondi pubblici da parte di Blutec. Questa ulteriore ‘involuzione’ della vertenza, deve preoccuparci ma non scoraggiarci. Piuttosto, può essere l’occasione affinché, grazie al lavoro della magistratura, possa, finalmente, chiarirsi, una delle pagine più tristi della storia recente di Termini Imerese e del suo comprensorio”.
Per Giunta la priorità adesso è il destino dei lavoratori, già provati da anni di incertezze dopo la chiusura dello stabilimento Fiat. “Ritengo opportuno – ha spiegato- che le istituzioni, ad ogni livello, siano esse locali, regionali e nazionali, debbano, ancor di più, stringersi intorno alle famiglie di quegli uomini e quelle donne che pur con scetticismo hanno voluto credere che una possibilità di riscatto potesse esserci – ha proseguito – .Unitamente alle organizzazioni sindacali, il comitato permanente dei sindaci, peraltro già convocato, per mercoledì 13 marzo alle 17 nella sede storica del palazzo comunale – contestualmente e’ previsto un sit in degli operai in piazza Duomo – deciderà quali azioni intraprendere. Resto fermamente convinto, oggi, più di ieri, che una manifestazione a Torino, dinanzi alla principale sede italiana di FCA, sia l’unica soluzione, affinché l’azienda torinese, possa assumersi quelle responsabilità che fino ad oggi non si è mai voluta assumere. Possiamo, sin d’ora, assicurare – ha concluso – che le organizzazioni sindacali, gli operai e le loro famiglie, non saranno lasciati soli e che le istituzioni locali, a partire dal comune di Termini Imerese, saranno al loro fianco, fino a quando, insieme, non troveremo una via d’uscita dignitosa a questo disastro annunciato”.