Ars a passo lento: manca ancora il numero legale, approvate 8 leggi in sette mesi

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L'Aula di Sala d'Ercole

Manca ancora una volta il numero legale all’Assemblea regionale siciliana questo pomeriggio, e la seduta viene sospesa e rinviata di un’ora. I deputati assenteisti e malpancisti permettono all’opposizione di imporre il blando ritmo d’Aula. E dire che appena poche ore prima il presidente Giovanni Ardizzone aveva invitato i deputati ad assicurare i numeri per varare gli ultimi provvedimenti prima della imminente fine della legislatura, dal rendiconto alle norme di regolamento. E’ arrivata, invece, l’ennesima risposta che va in un’altra direzione, confermando il tormentato e poco produttivo percorso d’Aula di questo 2017.

Sono solo otto le leggi che l’Assemblea regionale siciliana ha approvato dal primo gennaio 2017 a oggi. Due di queste inoltre, il bilancio di previsione e la legge di stabilita’, sono ritenuti atti legislativi dovuti, necessari per proseguire nell’attività amministrativa. Altre due sono proroghe dell’esercizio provvisorio. La media dei lavori parlamentari per l’assemblea siciliana è, dunque, escludendo questi quattro ddl di natura finanziaria, di mezzo disegno di legge al mese, circostanza che conferma la Sicilia agli ultimi posti nell’attività legislativa. Nell’elenco delle leggi approvate ed entrate in vigore, la riforma degli Urega, le norme per l’elezione degli organi dei liberi consorzi, che però sta per subire dei correttivi con una nuova legge in elaborazione in Commissione Affari istituzionali, la doppia proroga dell’esercizio provvisorio per il 2017, norme relative agli incarichi fiduciari in enti regionali sottoposti a tutela della Regione; modifiche di norme in materia di cessazione degli organi comunali.

Il presidente dell’Ars aveva lanciato un appello alle forze politiche per assicurare la presenza di almeno 41 parlamentari e per approvare le leggi più urgenti, mentre il capogruppo di FI all’Ars Marco Falcone ritiene che “con questo clima di assoluta disomogeneità della maggioranza che non assicura ormai più il numero legale sui provvedimenti non si riuscirà ad approvare il rendiconto generale prima della fine della legislatura, con il concreto rischio di un commissariamento”.

La Conferenza dei capigruppo prima della seduta aveva accolto la proposta di Ardizzone di assegnare priorità all’approvazione del rendiconto generale e alla modifica del regolamento che prevede la riduzione del numero dei parlamentari da 90 a 70 e dovrebbe contenere l’abolizione del voto segreto. A quest’ultimo disegno di legge sta lavorando la Commissione per la modifica del regolamento che si riunirà mercoledì alle 15. Il primo ddl ad essere esaminato dall’Ars è il collegato alla finanziaria, oggi incardinato nuovamente per iniziare il suo iter in Aula. L’Ars potrebbe arrivare ad approvare anche il ddl sulle ex province. (AGI)