L’Ars ha approvato nel pomeriggio, con 34 voti favorevoli, al termine di una lunga seduta, l’esercizio provvisorio per quattro mesi. Il governo Musumeci avrà tempo fino alla fine di aprile per depositare in Assemblea la manovra finanziaria 2022. Il testo, varato da sala d’Ercole, sblocca 100 milioni di euro, in variazione al bilancio 2021 e allinea il sistema contabile della Regione a quello nazionale.
Con un emendamento aggiuntivo, presentato dall’assessore al Territorio Toto Cordaro, sono state recepite le osservazioni dello Stato sul bando per l’assunzione di 46 agenti nel Corpo forestale. Con altri aggiuntivi sono stati assegnati 133 mila euro a TaoArte, oltre un milione ai talassemici con un emendamento del governo, un milione per il personale dei Consorzi di bonifica che avevano chiuso i contenziosi.
L’opposizione ha provato a fare lo sgambetto governo con un emendamento a scrutinio segreto del Pd per restringere l’esercizio provvisorio da quattro a due mesi, poi bocciato dall’Aula. Sintomo di un malessere alimentato, ancora una volta, dall’assenza a Sala d’Ercole del presidente della Regione Nello Musumeci, nonostante il pressing delle forze rappresentate dal Movimento 5 Stelle, dai dem e dal deputato regionale Claudio Fava che da giorni chiedono la sua presenza per rispondere della crisi politica che si accesa la scorsa settimana.
“Il nostro voto contrario all’esercizio provvisorio, al di là del mero documento contabile, vuole esprimere il dissenso netto e la totale disapprovazione verso l’operato dell’Esecutivo, che giudichiamo fallimentare”, sono le parole del capogruppo M5s Nuccio Di Paola al termine della seduta di oggi. “Musumeci – prosegue -, al quale come abbiamo visto soprattutto in questi giorni è mancata l’umiltà ma non certo l’orgoglio, ha perso credibilità e ha stracciato quella dei suoi assessori. Sta cercando di ricucire gli strappi andando a mendicare attenzioni da parte dei big della sua presunta maggioranza”. Secondo Di Paola “si è navigato a vista e male, con una Regione che in cinque anni di gestione Musumeci-Armao non ha mai avuto un bilancio approvato entro il 31 dicembre” e una crisi pandemica “gestita all’insegna dell’assoluta improvvisazione”. Voto contrario anche da parte del Partito democratico: “Abbiamo votato contro l’esercizio provvisorio di un governo provvisorio che si contraddistingue per precarietà politica ed incertezza finanziaria”, è il commento del capogruppo Dem Giuseppe Lupo. Sul voto di Sala d’Ercole si esprime anche la deputata dei Verdi Valentina Palmeri, iscritta al gruppo Misto: “Non posso che esprimere soddisfazione per l’approvazione, anche se parziale, di un mio emendamento che consente un ristoro per chi è affetto da forme gravi di talassemia – sottolinea -. Il governo ha trovato una parte delle somme per queste fasce fragili che, insieme con altre, a volte vengono accantonate dalla politica per esigenze ritenute più urgenti”.
L’Ars tornerà a riunirsi dopo l’elezione del Capo dello Stato. Lo ha sottolineato il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, prima di chiudere la seduta parlamentare. I tre grandi elettori siciliani del Presidente della Repubblica sono Gianfranco Miccichè, Nuccio Di Paola e Nello Musumeci. Le commissioni continueranno a svolgere l’attività.