Stop alle nomine, designazioni e conferimenti di incarichi negli ultimi sei mesi della legislatura da parte del presidente della Regione e dei suoi assessori in organi dell’amministrazione regionale o in enti e aziende controllati dalla Regione. E’ questo in sintesi il succo di un emendamento aggiuntivo approvato oggi all’Assemblea regionale siciliana e sottoscritto dal M5S e dagli esponenti di numerose altre forze politiche che si applica a partire dall’ok alla legge.
L’emendamento aggiuntivo è stato approvato mentre era in discussione un ddl per l’istituzione del registro regionale dei comuni con prodotti di denominazione comunale.
“Si tratta di una norma certamente di buon senso, che mira ad affrancare gli ultimi mesi di campagna elettorale da pericolose tentazioni che rischierebbero di avvelenare il clima politico in vista del rinnovo del Parlamento regionale – dice il capogruppo del M5S Nuccio Di Paola, stigmatizzando “l’atteggiamento tenuto in Aula dall’assessore Cordaro nei confronti della presidenza e del segretario generale”.
A sostenere l’emendamento anche il Pd. “E’ una norma di buon senso – spiega il capogruppo dem Giuseppe Lupo – che impedisce nomine ad hoc in piena campagna elettorale permettendo il buon andamento della gestione amministrativa regionale”.
Pur con perplessità circa l’ammissibilità e la costituzionalità dell’emendamento che blocca le nomine, è tuttavia palese e incontrovertibile che si tratta di una norma che certifica in maniera inequivocabile, anche da parte dell’opposizione, il buon lavoro svolto dal governo Musumeci nella scelta dei soggetti preposti alla gestione degli enti pubblici regionali”. Lo afferma Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima.