Fratelli coltelli si potrebbe dire, dopo quello che è accaduto all’Ars per l’elezione di uno dei componenti segretari del Consiglio di presidenza dell’Ars. In Fratelli d’Italia è scoppiata la guerra intestina per chi doveva fare il deputato segretario visto che il partito della Meloni e Sicilia Futura di Totò Cardinale non erano ancora rappresentati in uno degli organismi più potenti dell’Assemblea regionale siciliana.
I due nuovi componenti per il Consiglio di presidenza dell’Assemblea regionale siciliana sono stati eletti finalmente: si tratta del catanese di Paternò Gaetano Galvagno, di Fratelli d’Italia, molto vicino a Ignazio La Russa ed Edy Tamajo di Sicilia Futura. Si è resa necessaria la modifica del regolamento parlamentare, infatti, per portare a cinque il numero dei deputati segretari e quindi consentire a tutti i gruppi parlamentari di essere rappresentati.
L’elezione è avvenuta mercoledì pomeriggio durante i lavori d’Aula. Gaetano Galvagno di Fratelli d’Italia ha ottenuto 20 e Tamajo 16 voti. Ma si è rischiato il colpo di scena oltre che la grande figuraccia perché la messinese Elvira Amata, attuale segretario del gruppo di Fratelli d’Italia, presieduto da Antonio Catalfamo, ha incassato 19 voti, Ma secondo quanto ha spiegato in Aula il vice presidente dell’Ars, Roberto Di Mauro, il regolamento prevede che non può essere essere eletto più di un deputato segretario per ogni gruppo parlamentare. Non è pensabile a questo livello che sia un fatto accaduto per caso: è facile pensare che qualcosa non vada per il verso giusto nel gruppo di Fratelli d’Italia che con 3 deputati è il penultimo per presenze di partito.
La elezione di Gaetano Galvagno ed Edy Tamajo consente a Fratelli d’Italia e Sicilia Futura di accedere al Consiglio di presidenza di Palazzo dei Normanni, da cui fino a questo momento erano rimasti esclusi.