Barcone carico di migranti si capovolge: almeno 25 morti

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Ennesimo naufragio di migranti e decine di morti al largo della Libia: sono già 25 i corpi recuperati ma il bilancio potrebbe aggravarsi. Le ricerche di dispersi sono in corso mentre circa 400 persone sono state salvate dalle motovedette della Guardia Costiera e dai mezzi impegnati nell’operazione Triton.

L’allarme è arrivato tramite un telefono satellitare alla Guardia Costiera di Catania che ha inviato la segnalazione alla centrale operativa di Roma: la chiamata indicava un motopeschereccio in ferro in difficoltà, e con a bordo diverse centinaia di persone, a circa 15 miglia dalla costa libica.

Nella zona sono state immediatamente dirottate la Dignity One, una nave di Medici senza frontiere, e la Le Niamh, una nave della Marina militare irlandese.

Quest’ultima è stata la prima ad arrivare e, a circa un miglio di distanza dal peschereccio, ha calato due rescue boat per andare a soccorrere i migranti. A quel punto dalla nave
irlandese hanno visto il barcone capovolgersi: l’ipotesi più probabile è che i migranti si siano spostati tutti nella direzione delle barche di soccorso, provocando così il ribaltamento.

Subito dopo sono arrivati in soccorso anche altri mezzi: il Phoenix, una nave di soccorso di 40 metri del Moas (Migrant Offshore Aid Station), nave Fiorillo della Guardia Costiera e il mercantile Barnon Argos. Inviate anche due unità della Marina Militare.

Non è ancora chiaro quante persone vi fossero sul barcone affondato: secondo le prime notizie raccolte dai superstiti c’erano tra i 400 e i 600 migranti. Molti dei quali ammassati nella stiva.