Blitz antimafia a Palermo, sequestro di 800 milioni a Giuseppe Acanto

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Blitz antimafia a Palermo. Lo rende noto la Direzione investigativa antimafia (Dia), centro operativo di Palermo. Sequestrati beni mobili e immobili, rapporti bancari e capitali di numerose aziende a un commercialista vicino alle cosche mafiose di Villabate.

“Al termine di prolungate indagini, coordinate – si legge in una nota – la direzione investigativa antimafia sta procedendo al sequestro preventivo di beni mobili ed immobili, rapporti bancari, intero capitale sociale e relativo compendio di numerose aziende situate in Palermo e provincia, di pertinenza del ragioniere commercialista Giuseppe Acanto, 55 anni, ex deputato regionale del Biancofiore all’Ars, ritenuto legato ai vertici di “Cosa nostra” ed in particolare alla famiglia mafiosa di Villabate. Il valore dei beni sequestrati ammonta a circa 800 milioni di euro. Sono in corso perquisizioni all’interno delle aziende in questione”.

 

L’ex deputato regionale, Giuseppe Acanto era finito anche sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa, ma la sua posizione venne archiviata dai giudici del Tribunale di Palermo. Ad accusarlo erano stati, tra gli altri, il pentito Francesco Campanella. Secondo le carte giudiziarie Acanto, di professione ragioniere commercialista, sarebbe stato anche uno degli esattori Giovanni Sucato, il ‘mago dei soldi’. Nel 2004 Acanto era entrato da deputato all’Ars per sostituire il maresciallo Antonino Borzacchelli, che era stato arrestato nella vicenda delle ‘talpe’ che coinvolse anche l’ex Governatore Salvatore Cuffaro.