Non c’è pace per i lavoratori dello stabilimento Blutec di Termini Imerese. Nessuna certezza sia sull’avanzamento del piano industriale sia sulla cassa integrazione per tutto il 2019, e sui rientri degli operai.
Ai sindacati Fim, Fiom e Uilm non è rimasto altro da fare che chiedere un incontro urgente al presidente della Regione Nello Musumeci e al Prefetto di Palermo, per sollecitare le risposte sulla vertenza.
La decisione è giunta al termine dell’assemblea dei lavoratori che si è tenuta stamani davanti i cancelli della fabbrica termitana. “Dopo tanti anni i circa 694 operai ex Fiat sono stanchi di attendere risposte certe – spiegano Ludovico Guercio, segretario generale Fim Cisl Palermo-Trapani e Antonio Nobile, segretario provinciale Fim Cisl -, non abbiamo certezza sul finanziamento della cassa integrazione per tutto il 2019, così come sul piano di rientro degli operai che già è in ritardo. L’azienda inoltre doveva restituire le somme del prestito a Invitalia e anche su questo punto non abbiamo risposte. I lavoratori non hanno ricevuto ancora il pagamento delle spettanze di dicembre e cresce così la preoccupazione sul futuro di questo piano industriale che purtroppo appare sempre in bilico”.
Se non giungeranno in tempi brevi le convocazioni, i sindacati sono pronti alla mobilitazione. “Dopo oltre 10 anni – spiegano Leonardo La Piana, segretario generale Cisl Palermo-Trapani e Antonino Cirivello, responsabile Cisl di Termini Imerese – vorremmo non trovarci nella condizione di portare in piazza ancora una volta i lavoratori. Le istituzioni nazionali e regionali intervengano affinché tutte le nubi attorno alla vertenza vengano allontanate. C’è un territorio – concludono – come Termini Imerese che attende da troppo tempo la rinascita industriale, è ora di far partire la macchina produttiva. Bisogna inoltre pensare a soluzioni occupazionali per l’indotto, intere famiglie che non hanno ancora alcuna certezza sul ritorno a lavoro”.