La scelta era nell’aria, e i più attenti l’avevano giù intuita dalle parole pronunciate da Lucia Borsellino appena pochi giorni fa, dimettendosi dalla carica di assessore regionale alla Sanità. La conferma arriva adesso anche dal fratello di Lucia, Manfredi Borsellino, che in una intervista al quotidiano La Stampa ha dichiarato di non voler partecipare alle commemorazioni ufficiali della strage di via d’Amelio in programma a Palermo il 19 luglio.
“Non ci sarò. Sarò di turno, al lavoro, a cercare di fare qualcosa di concreto. Non ho tempo per commemorazioni senza senso”. Poche parole, quelle di Manfredi Borsellino, oggi commissario di polizia a Cefalù, ma durissime, che accentuano ancora di più la distanza della famiglia dalle celebrazioni istituzionali.
“Sono stato educato da mio padre all’etica del lavoro, alla concretezza, al rifiuto delle passerelle. Tre anni fa, pochi giorni prima dell’anniversario, abbiamo fatto un blitz contro la criminalità delle Madonie, il migliore modo di commemorarlo”.
In via d’Amelio il 19 luglio mancheranno dunque i più stretti familiari del giudice ucciso nel 1992 da Cosa Nostra a poco più di un mese di distanza da Giovanni Falcone: non ci sarà neanche la figlia minore, Fiammetta. “Da sei anni mia sorella trascorre questo periodo a Pantelleria – spiega Manfredi – farà celebrare una messa per mio padre nella chiesetta di contrada Khamma, con lei quest’anno ci sarà anche Lucia”.