I sindaci del nisseno e dell’agrigentino, insieme ai sindacati e con la presenza dell’amministrazione comunale di Palermo, hanno organizzato una marcia per denunciare l’isolamento dei territori interni della Sicilia dovuto alla mancanza di infrastrutture stradali. L’iniziativa dopo che la ditta appaltatrice Cmc ha sospeso i lavori del raddoppio della statale 640 che collega Caltanissetta ad Agrigento.
Il corteo è partito dalla galleria Sant’Elia ed è giunto fino al centro storico di Caltanissetta. Intanto un incontro tra Anas e Cmc ha riacceso la speranza di vedere la ripresa dei lavori entro febbraio. “Hanno presenziato quasi tremila persone – ha detto Giovanni Ruvolo, sindaco di Caltanissetta – chiediamo di poter avere una rete viaria che metta in collegamento i nostri territori, per lo sviluppo dell’economia dei centri interni siciliani. Attendiamo con fiducia la notizia della ripresa dei lavori. Intanto, la manifestazione di oggi rappresenta la richiesta al governo nazionale di produrre fatti concreti e non parole”.
“Abbiamo partecipato alla manifestazione per esprimere solidarietà ai sindaci delle province di Caltanissetta e Agrigento, due territori che rischiano di rimanere isolati per la mancanza delle infrastrutture viarie” ha affermato Giovanna Marano assessore del Comune di Palermo, delegata dal sindaco e presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando. Nel progetto di ammodernamento delle strade ad opera dell’impresa Cmc figura anche la Palermo-Agrigento.
“E’ necessario completare le infrastrutture viarie – ha proseguito Marano – poiché rappresenta una priorità nell’ottica dello sviluppo e per il futuro dei territori. L’ammodernamento della viabilità non può avere tempi biblici, e per questo chiediamo al governo nazionale di dare risposte celeri per tutto ciò che riguarda il miglioramento della rete stradale in Sicilia”.