Il Palermo lotta per la A, sta vivendo un momento difficile, ha perso il primo posto conquistando un solo punto nelle ultime tre gare, ma la vera partita si gioca su un altro campo: quello societario.
Lo sfogo di lunedì sera di Giuseppe Bellusci dopo lo 0-0 contro il Foggia (“Siamo soli, senza garanzie, ci dovete aiutare, dobbiamo essere uniti tutti… Che futuro c’e’? Ma di chi e’ il Palermo?) fotografa in maniera netta l’attuale situazione in cui vive il club. Due giorni dopo, il termometro dell’incertezza ha addirittura toccato punte mai viste prima, con i rappresentanti della società che tra dimissioni e passi indietro non hanno immesso capitali nelle casse rosanero, si rimbalzano le responsabilità senza fornire alcuna certezza sul pagamento degli stipendi in programma entro giorno 16 e in assenza del quale scatta deferimento e inevitabile penalizzazione.
Insomma, problemi su problemi dopo la vendita (ormai certa malgrado molti adombrassero qualche dubbio al riguardo) di Zamparini agli inglesi che immaginavano – probabilmente – di potersi finanziare con la promozione del Palermo in serie A. Il sindaco Orlando è preoccupato per la situazione e ha come interlocutori Lega e Federazione, a loro volta alla finestra in attesa dell’evolversi della situazione.
Intanto la squadra cerca di compattare i ranghi e da domani lavorerà in ritiro a Roma. La compagine allenata da Roberto Stellone proverà a mantenere alta la concentrazione, allontanandosi dal caos societario di queste ore, isolandosi e cercando di pensare esclusivamente alla trasferta di sabato alle 15 a Perugia.
“Non si tratta di un ritiro punitivo – aveva spiegato Stellone alla vigilia della partita contro il Foggia anticipando il provvedimento – ma un modo per lavorare tutti insieme con continuità e sfuggire alle condizioni climatiche di Palermo”.
Intanto, nell’ultima seduta d’allenamento in città la squadra rosanero ha sostenuto un lavoro tecnico tattico con alcune esercitazioni sul possesso palla e ha chiuso l’allenamento con una partita su una porzione ridotta del campo. Non hanno lavorato con il resto del gruppo Nicolas Haas, Stefano Moreo e Roberto Pirrello. Hanno alternato lavoro atletico e fisioterapia Antonio Mazzotta e Ilija Nestorovski. Solamente lavoro atletico per Fabrizio Alastra e Slobodan Rajkovic.