Cicu prova a ricompattare il centrodestra nell’Isola: “Ripartiamo dalla Sicilia per riaffermare la nostra identità di valori, idee e proposte”

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“Ripartiamo dalla Sicilia, laboratorio in cui si può e si deve riaffermare l’identità di valori, idee e proposte del centrodestra”. Lo ha detto Salvatore Cicu, eurodeputato palermitano, membro titolare della Commissione Commercio internazionale e vice capo delegazione Forza Italia al Parlamento europeo, presentando a Palermo il convegno “Sicilia, un’isola speciale in testa”, organizzato dal Gruppo Ppe al Parlamento europeo, in collaborazione con LabEuropa Sicilia e che si terrà venerdì pomeriggio e sabato mattina al Mondello Palace hotel di Palermo.

Alla conferenza stampa hanno partecipato Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars e Pippo Fallica, coordinatore LabEuropa Sicilia. “Abbiamo voluto organizzare un momento di riflessione sul futuro della Sicilia – ha detto Salvatore Cicu – riunendo il centrodestra che può e deve ripartire da quest’isola meravigliosa rovinata da un governo fallimentare, a totale guida e trazione del Pd, nonostante i tentativi di scaricare solo su Crocetta le responsabilità del disastro evidente. Non ci interessano le beghe di cortile, le “sciarre” di piccolo cabotaggio, vogliamo ridare dignità a questa terra, riappropriandoci del ruolo che ci compete. Sono siciliano, sono di Palermo e non mi rassegno a condannare la mia terra a un futuro di sconfitta e disfatta. In punta di piedi, voglio rilanciare il dibattito sul futuro dell’isola, nell’ottica di un centrodestra coeso, unito, con una classe dirigente capace e nuova. Nella due giorni che oggi inizierà, faremo la sintesi delle proposte concrete e sulla scorta di queste, tracceremo il solco della nostra attività. Da questo convegno verrà fuori un contributo corale, per superare sterili elementi di divisione e di prevaricazione, propri di una politica autoreferenziale, lontana anni luce dai bisogni della gente. Noi siamo l’unica vera alternativa alla sinistra e dobbiamo ritrovare l’orgoglio della nostra identità”.

L’eurodeputato di Forza Italia ha inoltre espresso solidarietà e vicinanza al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, “certo – ha concluso – che continuerà nello svolgimento del suo compito”.

Ai cronisti che hanno chiesto se Forza Italia possa essere pronta a ricompattare il centrodestra in caso di voto anticipato in Sicilia Cicu ha risposto: “Forza Italia oggi non è pronta e si trova a parlare proprio di questo. Occorre provare a unire un’area moderata di centrodestra che è esistita e che può ancora esistere e che oggi ha divergenze di posizione. Occorre trasferire ai cittadini e agli elettori un messaggio di chiarezza. Non creiamo pastrocchi – ha aggiunto – ci vuole chiarezza e il coraggio di fare proposte non autoreferenziali.

“Nel governo regionale siamo arrivati a quarantadue cambi di assessori e tre anni di incapacità totale certificata, con l’assunzione di responsabilità e primogenitura da parte del Pd. Invece di fare i giochicchi e sostenere strumentalmente questo presidente, il Partito Democratico deve staccare l’ossigeno e far cadere questa giunta: dismetta questo fallimento e la smetta di guardare i sondaggi”, ha affermato detto Salvatore Cicu, facendo riferimento al rimpasto del governo della Regione Siciliana, il cosiddetto “Crocetta quater”.

In merito alla mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle l’europarlamentare ha aggiunto: “Noi ci siamo e la vogliamo ma non abbiamo i numeri. Noi siamo un’opposizione con numeri limitati, possiamo essere quelli che certificano la fine della giunta. Quindi chiudiamo e torniamo immediatamente alle elezioni”.

 

“Questo convegno – ha detto Falcone – di cui è promotore Cicu, rimette al centro la Sicilia, con una prospettiva non solo nazionale ma anche europea come è giusto che sia. Oggi l’Isola è mortificata dalle politiche del governo Renzi e del governo regionale; da qui a qualche ora al Senato sarà data la fiducia alla manovra di stabilità nazionale che danneggerà ulteriormente la Sicilia. Il tavolo di confronto fra l’esecutivo nazionale e quello regionale sulle risorse economiche è stato rinviato a data da destinarsi. Tutto questo conferma ancora una volta da un lato l’inadeguatezza del presidente della Regione Crocetta in uno con il Pd impegnato solo a gestire faide interne e dall’altro il governo nazionale che utilizza il proprio potere quasi come arma di ricatto nei confronti del governatore”.

“Vogliamo guardare al futuro della nostra terra mandando a casa questo governo – ha chiosato Falcone –  ma lo vogliamo fare con atti che portino a risultati concreti, altrimenti si rischia di ricompattare la maggioranza, oggi profondamente lacerata e divisa”.

I lavori della due giorni saranno articolati in seminari tematici, ai quali prenderanno parte figure di punta del centrodestra italiano, rappresentanti istituzionali di livello europeo ed esponenti del mondo dell’impresa e della società civile siciliana.

Interverranno fra gli altri il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Antonio Tajani, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, il presidente del gruppo Fi alla Camera, Renato Brunetta, Lara Comi, vicepresidente del Gruppo popolare europeo, Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, Deborah Bergamini, vicepresidente del gruppo Ppe al Consiglio d’Europa, Annagrazia Calabria, deputato e coordinatrice nazionale giovani di Forza Italia, Alessandra Mussolini, deputato europeo del gruppo Ppe e Salvo Pogliese deputato europeo del Gruppo Ppe.  Interverranno al convegno anche: il presidente nazionale di Confagricoltura, Mario Guidi, Marco Falcone, capogruppo Forza Italia all’Ars, Francesco Scoma, senatore e vicecoordinatore di Fi Sicilia, Nello Musumeci, presidente della Commissione Antimafia all’Ars, Gaetano Armao, coordinatore nazionale di Sicilia Nazione, Angelo Attaguile, segretario nazionale Noi con Salvini, Riccardo Savona, componente della Commissione Bilancio all’Ars. Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Palermo, Patrizia Di Dio, presidente di ConfCommercio Palermo. I lavori saranno conclusi sabato mattina dall’intervento telefonico del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.