A quarant’anni dalla morte di Charlie Chaplin (1889-1977), l’associazione Lumpen rende omaggio al grande artista inglese con tre giornate di incontri, proiezioni e musica che si svolgeranno dal 25 al 27 gennaio ore 21 alla sala De Seta.
Il progetto, dal titolo Chaplin ritrovato a Palermo, era previsto per lo scorso dicembre, nell’ambito delle attività natalizie promosse dal Comune di Palermo, quando il quarantennale della morte di Chaplin ricadeva effettivamente (Chaplin morì la notte di Natale del 1977), ma poi motivi di ordine burocratico e amministrativo hanno costretto l’assessorato alla cultura a spostare gli eventi in gennaio.
“Siamo comunque molto contenti di presentare questo omaggio qui a Palermo, con la partecipazione di Gian Luca Farinelli, direttore della cineteca di Bologna, l’artefice di un preziosissimo progetto di restauro di gran parte dell’opera di Chaplin che, peraltro, non è ancora conclusa”, dice Franco Maresco, direttore artistico dell’associazione Lumpen.
Si comincia il 25 gennaio con la proiezione di due cortometraggi tra i più rappresentativi del periodo Mutual di Chaplin, Charlot Emigrante e Charlot poliziotto, entrambi del 1917. Nel corso della serata Farinelli parlerà dell’opera di Chaplin insieme al critico cinematografico de L’Espresso, Emiliano Morreale, e al regista Franco Maresco.
“Sarà anche l’imperdibile occasione – continua Maresco – per ascoltare dalla voce di Farinelli come si restaura un film e, in particolare, come si è svolto il lavoro dei tecnici che da anni lavorano ai capolavori del grande regista”.
Il giorno successivo, 26 gennaio, sarà invece affrontato un aspetto molto significativo della personalità artistica di Chaplin, quello dell’attività di compositore delle colonne sonore di quasi tutti i suoi film.
Chaplin amava moltissimo la musica e suonava discretamente il violino, possedeva una vena melodica che era stata fortemente influenzata, in particolare, dai compositori post-romantici ma anche dalle musiche che si eseguivano negli spettacoli di vaudeville e nei circhi. “Saranno proiettati altri due capolavori di Chaplin, sempre del periodo Mutual – dice Maresco – Charlot Pompiere e Charlot al pattinaggio, del 1916, accompagnati dal vivo dal pianista Salvatore Bonafede, un musicista di grandissimo talento che per tanti anni ha lavorato con me e Ciprì e, dal 2007, quando la nostra coppia si è sciolta, ha continuato con me anche in tanti spettacoli teatrali che ho realizzato insieme a Claudia Uzzo. A questa parte di accompagnamento dei cortometraggi, seguirà una sorta di mini concerto in cui Bonafede eseguira’ al pianoforte alcune delle più celebri colonne sonore di Chaplin, da La febbre dell’oro, a Tempi moderni e Luci della ribalta, ovviamente con un tocco di jazz”.
Infine si chiude il 27 con Il grande dittatore, capolavoro del 1940 che viene riproposto in occasione del Giorno della Memoria. Con questo film Chaplin volle dare una potente testimonianza della sua condanna della dittatura nazista, ben prima che fossero svelati gli orrori dei campi di concentramento cosi’ come il mondo intero li avrebbe scoperti dopo il 1945. Ospite della serata sara’ il regista bolognese Germano Maccioni, autore di talento di numerosi documentari e del recentissimo lungometraggio Gli Asteroidi, presentato con successo allo scorso festival di Locarno. Maccioni interverrà come regista di un cortometraggio che racconta la genesi del film, realizzato insieme alla studiosa Cecilia Cenciarelli, curatrice del fondo Chaplin della cineteca di Bologna.