Concorso Polizia, in discussione gli emendamenti per l’assunzione dei 455 idonei

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Saranno discussi nelle prossime ore gli emendamenti al Dl Rilancio, a firma PD e M5S, che prevedono l’assunzione dei 455 idonei allievi agenti di polizia non assunti a seguito del cambio dei requisiti, a concorso ultimato, per entrare nelle forze dell’ordine.

La vicenda è tornata alla ribalta, grazie a un servizio mandato in onda ieri da Le Iene. In sintesi, nel 2017, per partecipare al concorso era necessario avere meno di 30 anni. Nel 2018, per essere assunti bisognava invece avere meno di 26 anni. Così tutti coloro che, pur avendo superato il concorso, e con voti altissimi, ma che alla data di assunzione avevano superato i 26 anni, sono rimasti fuori. Un limbo da cui non sembrava esserci via d’uscita.

Difesi e assistiti dai legali dello studio Leone-Fell, gli aspirantyi allievi agenti ottengono, dal Tar prima e dal Consiglio di Stato dopo, una serie di vittorie, a conferma delle loro ragioni. I giudici stabiliscono che gli idonei devono partire per il Corso di formazione e ottenere la tanto attesa assunzione.

Però questo non accade. “Il Ministero non dà seguito alle ordinanze di Tar e Consiglio di Stato – precisano Francesco Leone, Simona Fell e Ciro Catalano, i legali che hanno assistito gli idonei – nonostante siano esecutive e quindi obblighino la politica ad assumere questi ragazzi, ad oggi la politica ha deciso, in maniera del tutto consapevole e illegittima, di non rispettare le decisioni dei giudici”.

Il Tar Lazio, analizzando i primi ricorsi, ha anche sollevato la questione di legittimità costituzionale. “Abbiamo avuto diverse interlocuzioni con esponenti del Governo – spiegano i legali – e abbiamo ottenuto anche alcune rassicurazioni in merito. In uno degli ultimi incontri con il senatore e leader del M5S, Vito Crimi, abbiamo strappato la promessa di una sanatoria che porterà all’assunzione degli idonei, prima che la Consulta decida sulla legittimità costituzionale”.

PD e M5S hanno infatti presentato due emendamenti per autorizzare l’assunzione degli allievi agenti di polizia, mediante scorrimento della graduatoria della prova scritta del concorso pubblico per l’assunzione di 893 allievi agenti della Polizia di Stato bandito con decreto del Capo della Polizia nel 2017. Gli emendamenti, qualora approvati, riaprirebbero dunque tale graduatoria, permettendo agli idonei di essere ammessi al corso di preparazione.

“Nonostante il nostro lavoro sia finito da un punto di vista legale, noi non abbiamo mai mollato la presa – concludono i legali – perché questi ragazzi meritano di ottenere giustizia. Oggi la politica ha preso una posizione, ovvero sanare gli errori del precedente Governo. Crediamo infatti si tratti di un atto di giustizia per loro e per tutti noi: partiamo dal rispetto delle regole, a tutti i livelli”.