Consorzi di bonifica, il vice presidente vicario dell’Ars Venturino: “Riorganizzare e rendere autonomi gli enti salvaguardando i lavoratori”

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Il vice presidente dell’Ars Antonio Venturino, ieri pomeriggio, nell’auditorium di Regalbuto, in provincia di Enna, ha incontrato un numeroso gruppo di lavoratori dei Consorzi di bonifica. Al centro della discussione il futuro degli enti, attualmente undici, e ovviamente quello del personale, de mesi senza stipendio, e di centinaia di famiglie che rischiano di restare sul lastrico.

“La chiusura dei Consorzi di bonifica, resi un carrozzone da una certa mala politica, non credo sia la giusta soluzione al problema – ha affermato Venturino – gli oltre duemila lavoratori devono essere tutelati e messi nelle condizioni di operare correttamente rendendo questi enti efficienti e il loro lavoro proficuo”. 

“Non possono essere cancellati i Consorzi di bonifica, altrimenti – ha aggiunto Venturino – si rischia di gettare per strada intere famiglie senza arrivare ad una reale soluzione del problema, così come non è pensabile, nonostante le centinaia di impiegati, non incassare per intero i crediti relativi all’acqua erogata ai contadini e alle aziende agricole”.

“Sul fronte degli stipendi – ha sottolineato Venturino – è giusto da un lato garantire i lavoratori e dall’altro mettere in moto meccanismi premiali per rendere merito ai direttori generali che riescono a raggiungere gli obiettivi e i risultati garantendo i bilanci in equilibrio”.

“Oggi, il compito della politica – ha proseguito Venturino – è quello di intervenire a livello legislativo, e io sono disponibile a farlo, per una riorganizzazione che conduca al cambiamento: i Consorzi devono essere portati fuori dal bilancio della Regione che deve renderli autonomi anche garantendo e implementando le funzioni. Infine, va seguito un percorso chiaro in modo da evitare di mandare gli enti allo sbaraglio”, ha concluso Venturino.