Sono 98 i nuovi casi di positivi da coronavirus in Sicilia, 48 dei quali in provincia di Palermo, 21 in quella di Catania, 9 a Messina e altrettanti a Trapani. La Missione Speranza e Carità di Biagio Conte, con le sue 4 cittadelle dei poveri, è stata dichiarata “zona rossa” dopo i 37 casi di positività accertati fra gli ospiti del centro, compresi 2 frati. Il totale dei contagiati attuali sale a 2.232: 191 ricoverati con sintomi, 13 in terapia intensiva, 2.028 in isolamento domiciliare. Sono 5.846 i casi totali, 3.318 i dimessi guariti, con un incremento dei tamponi pari a 4.344. Restano a 296 i decessi. La Regione comunica che tra i 98 nuovi casi positivi di oggi, c’è migrante.
“Due frati sono stati ricoverati all’ospedale Cervello dopo che sono risultati positivi al coronavirus. Hanno un principio di polmonite”. Lo fanno sapere dalla missione Speranza e Carità di Biagio Conte. “La missione ringrazia chi in queste ore sta facendo qualcosa come il comune, la regione, le forze dell’ordine, l’Asp, Medici senza frontiere – aggiungono dalla Missione -Comprendiamo che è necessario che si uniscano tutte le forze possibili per trovare le soluzioni per aiutare la missione e tutta la città. I pochissimi missionari e volontari sono allo stremo delle forze e continuano a darsi da fare, cercando di essere attenti ma chiediamo di continuare ad aiutare la Missione con tutti gli aiuti possibili, anche attraverso una parola buona. Chi sente di farlo faccia una preghiera a Dio perché aiuti tutti. Con l’aiuto di Dio e con l’aiuto di chi fa il il bene riusciremo a superare questo momento. Rimaniamo uniti”. Da venerdì sera la missione è presidiata dalla polizia e il personale dell’Asp di Palermo sta eseguendo i tamponi a tutti gli ospiti della comunità. Nella missione ci sono stati momenti di tensione perché molti ospiti, senza tetto, disoccupati, volevano uscire. Non è stato semplice spiegare loro cosa sta succedendo e che dovranno stare in struttura per diversi giorni. Le ambulanze vanno e vengono per portare i positivi asintomatici all’hotel Covid di Palermo San Paolo Palace in via Messina Marine.
A San Giuseppe Jato e a Belmonte Mezzagno, due comuni del Palermitano non confinanti, hanno deciso di chiusere le scuole a causa dei contagi che si sono verificati nei loro territori. Una decisione analoga era stata presa due giorni fa dal sindaco di Corleone. A San Giuseppe Jato sono venti i positivi al Covid19: Il contagio sarebbe partito da una festa di compleanno. Sedici i casi accertati a Belmonte Mezzagno. I sindaco di San Giuseppe Jato, Rosario Agostaro, ha disposto la chiusura fino al 14 ottobre; il suo collega Salvatore Pizzo non ne ha determinato ancora la durata. Le lezioni si svolgeranno a distanza. I primi cittadini hanno deciso anche la chiusura alle 22 di bar, pub, pizzerie, (che dopo l’orario stabilito possono effettuare servizio a domicilio), sale giochi, sale scommesse, spazi verdi.
Mentre si trovava al lavoro, all’aeroporto di Lampedusa, un operaio si è fratturato un dito. Accompagnato da un familiare, è stato portato (utilizzando il traghetto di linea) nell’ospedale di Agrigento dove sottoposto al tampone è risultato positivo al Coronavirus. Il giovane è stato trasferito, per stare in isolamento obbligatorio, in una struttura di Palermo. Dell’esito del test sono stati già informati i familiari del giovane e l’aeroporto di Lampedusa.