Coronavirus: in Sicilia 44 nuovi casi positivi, 116 ricoverati in ospedale

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Sono 44 i nuovi casi di Coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore. E’ quanto riporta il bollettino del ministero della Salute. Attualmente ci sono 1.747 positivi di cui 116 ricoverati in ospedale, 18 in terapia intensiva e 1.613 in isolamento domiciliare, per un totale di 5.180 casi dall’inizio dell’epidemia. Sei sono i guariti, che salgono a 3.144. I tamponi eseguiti sono 4.002.

I 44 nuovi positivi di coronavirus nelle province sono così divisi: 6 ad Agrigento, 3 a Caltanissetta, 8 a Catania, 2 a Enna, 14 a Palermo, 4 Ragusa, 1 Siracusa e 6 a Trapani. I decessi dall’inizio della pandemia restano 289.

Nel frattempo, salgono a 26 i dipendenti positivi alla Rap, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti a Palermo. Lo comunica il presidente dell’azienda Giuseppe Norata. Il suo tampone e’ risultato negativo. Questa mattina sono arrivati nuovi risultati e altri tre lavoratori sono risultati positivi. Si attendono gli esiti tra tamponi e test sierologici di 800 impiegati dell’azienda municipalizzata dove è scoppiato un focolaio nell’autoparco di Brancaccio. Alcuni test sierologici erano risultati negativi, ma poi i tamponi sono invece risultati positivi. L’emergenza rifiuti a Palermo provocata dal focolaio Covid19 esploso alla Rap, sta creando notevoli disagi ai residenti. Nella zona di Partanna Mondello alcuni residenti hanno creato una barriera con i sacchetti di spazzatura bloccando il transito. In azienda circa il 50% degli 1800 dipendenti è in malattia. Da alcuni giorni sono in azione alcune aziende private che stanno cercando insieme agli operai della Rap di smaltire l’arretrato. Impresa non semplice visto le tonnellate di spazzatura abbandonate per strada.

Un dipendente regionale in servizio al centro regionale per l’impiego di Palermo è risultato positivo al Covid-19. La notizia “desta grande preoccupazione, ma conferma i timori che già lo scorso agosto avevamo segnalato al Dipartimento della Funzione pubblica di Roma: la decisione del Governo Musumeci di far rientrare tutti i lavoratori in servizio, senza adottare ogni misura necessaria a evitare i contagi, espone i siciliani a enormi rischi. Ci auguriamo che adesso il presidente Musumeci cambi rotta e torni a confrontarsi con i sindacati, a tutela della salute di migliaia di dipendenti”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Cisal, commentando la notizia di un dipendente regionale risultato positivo al Covid-19. “La sanificazione dei locali di Palermo arriva tardi ed è solo una goccia nel mare – continuano Badagliacca e Lo Curto – I centri per l’impiego di tutta la Sicilia a breve saranno presi d’assalto per Garanzia Giovani, vogliamo sapere se in questi mesi sono state fatte le sanificazioni, se sono stati redatti tutti i documenti di valutazioni rischi, se in tutte gli uffici regionali, dai centrali ai periferici, sono rispettate le distanze e ci sono barriere di protezione, mascherine e gel. I lavoratori regionali, offesi a più riprese da questo Governo, hanno il diritto di non essere esposti al contagio”.

Un nuovo caso di contagio da coronavirus a Ribera, nell’agrigentino, dove già da alcuni giorni si trova in isolamento domiciliare un nucleo familiare di tre persone composto da padre, madre e figlio, una delle quali è stata poi trasferita nel reparto Covid dell’ospedale Civico di Palermo. Il tampone oggi ha dato esito positivo per una donna asintomatica, posta immediatamente in isolamento. E’ stata l’Asp di Agrigento a notificare il contagio al sindaco di Ribera, Carmelo Pace. L’Asp è già al lavoro per identificare e monitorare gli eventuali precedenti contatti avuti dalla donna.

Una donna di 61 anni venerdì sera si è presentata al pronto soccorso del Policlinico di Palermo con febbre e astenia. E’ stato eseguito il tampone, è risultata positiva al Covid-19 ed è stata ricoverata. La donna aveva partecipato sabato scorso ad un matrimonio in un paese del palermitano. L’Asp sta eseguendo i controlli a tutti gli invitati, più di un centinaio di persone.

Gli agenti della Questura di Palermo, durante un controllo anti Covid-19, hanno sorpreso 100 giovani che sostavano davanti a un bar di Bagheria senza rispettare le norme anti contagio. Per il locale è stata disposta la chiusura temporanea per cinque giorni. Gli agenti hanno anche accertato che a due minori sono stati serviti alcolici, reato che ha comportato una sanzione amministrativa e la denuncia penale.