Coronavirus: salgono a 12 i sanitari positivi dell’ospedale di Cefalù

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Sale il numero dei positivi all’ospedale Giglio di Cefalù. I tamponi eseguiti nei giorni scorsi, dopo i primi casi di contagio tra il personale sanitario, hanno dato esito positivo per 12 operatori, di cui uno soltanto domiciliato a Cefalù. Contagiati anche tre pazienti che sono stati trasferiti in un centro Covid a Palermo. A renderlo noto è il sindaco di Rosario Lapunzina, invitando i propri concittadini al rispetto delle misure anti-Covid.

“Indossate la mascherina, rispettate la distanza interpersonale evitando i contatti diretti e igienizzate spesso le mani – dice – Intanto, la Fondazione Giglio è impegnata a completare il tracciamento dei contatti per “ripristinare al più presto l’operatività del nosocomio”, conclude Lapunzina.

Un medico, intanto, è risultato positivo al Covid-19 nel reparto di Pediatria dell’ospedale “Salvatore Cimino” di Termini Imerese. Sono stati attivati i protocolli di sicurezza ed eseguiti i tamponi ai colleghi e operatori che sono venuti a contatto con il sanitario. Eseguita la sanificazione dei locali. Le attività nel reparto di Pediatria – dove un bimbo ricoverato era stato dimesso – da oggi procedono regolarmente.

Da settembre sono 70 i cittadini di Bagheria (Palermo) contagiati dal Covid-19, quattro sono guariti, 65 sono ancora positivi, un’anziana donna è morta. A fornire i dati è il sindaco Filippo Maria Tripoli, che durante una diretta Facebook ha diffuso anche i dati del distretto socio-sanitario 39 che fa capo ai cinque comuni di Altavilla Milicia, Casteldaccia, Ficarazzi e Santa Flavia oltre Bagheria.

“Da settembre a oggi sono stati effettuati 783 tamponi in tutto il distretto 39, i totali positivi sono 115, per un percentuale che va poco oltre il 13 per cento”. “Con le forze di Polizia municipale che abbiamo non riusciamo a controllare oltre 55mila abitanti – dice il sindaco a proposito degli assembramenti segnalati da alcuni cittadini -. Ci deve essere un autocontrollo da parte di tutti nel rispetto delle disposizioni anti-contagio: uso della mascherina, distanziamento, igienizzazione continua delle mani”.

La Missione Speranza e Carità di Palermo, guidata dal frate laico Biagio Conte, comunica che gli assistiti e i missionari, circa 300 persone nelle 4 comunità di accoglienza, in regime di zona rossa da 22 giorni a causa di alcune decine di casi di positività al covid, sono tutti negativi al terzo tampone. “Ringraziamo le istituzioni che ci sono state vicine: Medici senza Frontiere, Croce rossa per il loro grande supporto medico, le forze dell’ordine che ci sono sempre state accanto e hanno patito con noi e la Caritas per i pasti giornalieri forniti a tutte le missioni”. “Auspichiamo entro domenica – dicono dalla la Missione – la riapertura delle sedi, anche quella di via Archirafi e di via Decollati dove tutti gli ospiti sono negativi. Chiediamo al presidente della Regione Nello Musumeci di eliminare la zona rossa”.