Carrelli stracolmi e code infinite. E’ bastato l’annuncio di voler chiudere in Sicilia i supermercati la domenica ed è subito scattata la corsa, immotivata, ad accaparrarsi ogni sorta di generi alimentari. E così stamattina, nel punto vendita Lidl in viale Regione siciliana, un serpentone di carrelli, circa un centinaio, si snoda lungo il parcheggio affollato di auto e persone.
Un assembramento tale da rendere complicato il rispetto delle distanze minime di sicurezza. Uno scenario che si ripete in molti altri punti vendita della città. C’è chi stringe tra le braccia persino due carrelli mentre i tempi di attesa si allungano a dismisura. Almeno un’ora, come racconta un signore in attesa davanti ai cancelli del supermercato di buon mattino, prima dell’apertura, verso le 8.15. Nel frattempo, l’addetto alla sicurezza è impegnato a smistare l’afflusso e invita i clienti “a sbrigarsi e non perdere tempo all’interno del punto vendita”.
Alcuni lamentano l’annuncio di lasciare chiusi i negozi mentre altri la ritengono giusta per tutelare il personale: “Sono troppo stressati e ogni giorno rischiano il contagio, ma le persone sembrano non capire mentre vedo troppi carrelli strapieni come se fossimo in guerra”, ribatte una signora che indossa guanti e mascherina chirurgica e viene dal centro città dove gli altri supermercati “erano già stati presi d’assalto”.
Ma nonostante tutte le accortezze, all’interno c’è poco spazio e il personale invita i presenti “a scorrere e a non sostare troppo”. “In realtà per noi non cambia molto – avverte un dipendente, Francesco – la chiusura domenicale è solo un giorno di riposo. Il massimo sarebbe poter fare una passeggiata con la famiglia e non rimanere chiusi in casa. Ma almeno, in questi giorni, torniamo a casa presto, e possiamo cenare assieme mi auguro soltanto che si torni al più presto alla normalità”. (agi – ph. gentilmente concesse da carmelo ferrara)