“Perchè Morace parlando con Di Caterina (collaboratore dell’ex ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, ndr) deve rivelare che mi ha eventualmente invitato in barca? Non è singolare? Non so neanche chi sia Di Caterina. Lo fa per millantato credito? Per fare intendere che ha un giro importante? Non c’e’ una sola conversazione non solo con Morace ma con nessuno degli indagati”.
Lo ha detto, a Palazzo d’Orleans, a Palermo, il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, indagato per concorso in corruzione nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto dell’armatore e patron del Trapani calcio Ettore Morace e del deputato del gruppo misto all’Ars e candidato sindaco di Trapani Girolamo Fazio. “Il segretario di Gabinetto alle Infrastrutture Giuseppe Montalto – ha continuato – sembra essere al centro di questa indagine. Non conosco le sue responsabilità, non assolvo né condanno nessuno, ma mi darete atto che sarebbe molto difficile e problematica una mia relazione con Montalto, anche solo un mio rapporto minimo con lui, visto che è lo stesso Montalto che in occasione del falso scoop sulla Borsellino ha portato Piero Messina, uno dei due autori dell’articolo, dai carabinieri, accreditandosi come uomo che ha relazioni nelle forze dell’ordine e forse dei servizi. Non pensate che io abbia molto gradito queste nomine o il mantenimento di questa nomina dopo quei fatti – ha sottolineato Crocetta – ma siccome non sono una persona vendicativa, e avrei potuto fare le necessarie pressioni sull’assessore (Giovanni Pistorio, ndr) per farlo rimuovere, non l’ho fatto”.
“Cosa mi si contesta con l’invito a comparire? Un possibile favoreggiamento della compagnia di Morace perchè nel mese di marzo Morace ha fatto un bonifico di cinquemila euro a favore del mio movimento (Riparte Sicilia, ndr). Sarebbe la prima tangente della storia fatta con bonifico bancario. Bonifico che dopo che è emersa la situazione attuale di Morace ho dato disposizione al tesoriere che venga restituito”, ha detto Crocetta. “Quale atto amministrativo avrei fatto a favore di Morace? I bonifici possono essere fatti da tutte le imprese siciliane nell’ambito delle regole sul finanziamento pubblico ai partiti – ha continuato -. Se ci fosse stato un comportamento corruttivo, questo coglione di Crocetta si sarebbe fatto fare un bonifico bancario, un movimento rintracciabile e scritto nel bilancio di Riparte Sicilia? Dovrei essere l’ultimo cretino della terra. L’avvenuto bonifico e’ esattamente la prova del contrario, anche Morace dovrà scrivere a bilancio il bonifico. Sarei il primo caso al mondo di qualcuno che richiede il prezzo della corruzione tramite bonifico. Tra l’altro non l’ho chiesto neanche io… Con questo mi autoproclamo presidente più coglione della Regione Siciliana dal 1946, anche se so di essere in buona compagnia… Ma poi parliamo di cinquemila euro… tutte le societa’ hanno rapporti con la Regione ma è l’irrilevanza economica che stabilisce che non sei schiavo di quella società”.