Nel 2020 sono stati 23.948 i delitti per i quali si è proceduto con ben 8.455 (35%) persone arrestate o denunciate, una percentuale in aumento del 4% rispetto all’anno precdente. A rendere noti questi dati, influenzati da un elevato numero di denunce nella prima fase dei controlli in materia di Covid, è il comando provinciale dei Carabinieri di Palermo.
Nel dettaglio 242 rapine e 8.729 furti, numeri in calo rispettivamente del 24% e 29,6% rispetto al 2019. Ma anche 69 violenze sessuali con una diminuzione di 10 casi rispetto all’anno passato. Cifre importanti e segnali di un ottimo lavoro svolto sul territorio, anche per quanto riguarda l’azione dei reparti investigativi dell’Arma, che, sotto il coordinamento della Dda di Palermo hanno consentito l’esecuzione di importanti operazioni di polizia giudiziaria contro i mandamenti mafiosi di San Lorenzo, San Mauro Castelverde, Misilmeri/Belmonte Mezzagno (dove negli ultimi tempi si sono verificati anche fatti di sangue sui quali è ancora in corso un’indagine) e Borgo Vecchio.
A tracciare un bilancio del 2020, in conferenza stampa, anche il comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo, generale Arturo Guarino: “Abbiamo affiancato – ha spiegato – anche le altre forze di polizia in questo periodo Covid nel controllo della provincia e con risultati che sono stati apprezzati: sia nella parte dei controlli di polizia, ma soprattutto nell’assistere la popolazione, in particolare le fasce più disagiate nell’apporto di farmaci, cibo, nella consegna delle pensioni agli anziani. Con piccoli accorgimenti, soprattutto nei piccoli centri, siamo riusciti a far comprendere che l’Arma è un sevizio a disposizione del cittadino non solo per la sicurezza del territorio ma anche per altro”.
“Occorre cautela: ai cittadini dico che non basta attenersi alle semplici regole dettate dalla zona rossa o arancione – ha aggiunto -. E’ necessario essere rispettosi anche nei confronti degli altri perché il virus è sempre presente. Con i nostri militari in strada e con i servizi di controllo del territorio cerchiamo di essere vicini ai cittadini, di spiegare che è importante il rispetto delle regole per la tutela della salute di tutti”.
Il comandante Arturo Guarino ha anche sottolineato la crescente disponibilità delle vittime del “pizzo” a collaborare con i Carabinieri. Ed in merito al contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione sono state richiamate le indagini svolte sui servizi cimiteriali e sul contrasto agli illeciti negli Enti locali. L’incontro è stato anche l’occasione per lo scambio di auguri.