Sono 479 i nuovi positivi che si registrano oggi in Sicilia con 19.985 tamponi processati e una incidenza di poco sopra il 2,3%: il tasso è lo stesso di sabato. La regione è nona nel numero dei nuovi contagi. Le vittime sono state 24 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 3.848. Gli attualmente positivi sono 34.866, con una diminuzione di 104 casi rispetto a ieri. I guariti sono 559.
Negli ospedali continuano a diminuire i ricoveri che adesso sono 1.185; 26 in meno rispetto a ieri, diminuiscono i ricoveri in terapia intensiva che sono 165, 3 in meno rispetto a sabato.
La distribuzione nelle province dei pazienti Covid positivi vede Palermo con 144 casi, Catania 115, Messina 101, Trapani 19, Siracusa 34, Ragusa 10, Caltanissetta 19, Agrigento 34, Enna 3.
“Ci sono alcuni referti anomali, il che non significa che è già stata certificata la variante inglese. I tamponi vanno sequenziati nei laboratori autorizzati dalla Regione Siciliana e per avere conferma del ceppo diverso servono dai tre ai quattro giorni”. Lo dice Letizia Di Liberti, direttore del Dipartimento attività sanitarie e osservatorio dell’assessorato regionale alla salute, a proposito dell’allarme sull’arrivo della variante inglese al Covid in Sicilia. Sono 4 i pazienti dell’ospedale Garibaldi Nesima di Catania in cui il sequenziamento dei tamponi, effettuato nel laboratorio del Policlinico di Catania, diretto da Stefania Stefani, ordinario di Microbiologia e responsabile del laboratorio di Microbiologia medica molecolare e di studio delle resistenze agli antimicrobici dell’Università di Catania e presidente della Società italiana di Microbiologia, ha dato esito positivo di variante inglese. Lo conferma il professore Bruno Cacopardo, primario di malattie infettive dello spedale Garibaldi Nesima di Catania, dove i 4 pazienti sono ricoverati e monitorati. Variante che sarebbe più contagiosa, ma non più grave rispetto al ceppo già conosciuto e studiato in Italia.