Dal 4 giugno prossimo si rialza il sipario al Teatro Biondo

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Il teatro Biondo di Palermo rialza il sipario con due centenari da ricordare, la nascita di Gesualdo Bufalino e la morte di Leonardo Sciascia. Si parte il 4 giugno allo Steri con “A noi due” di Giulia Randazzo, tratto da “Le menzogne della notte” di Bufalino. Ambientato su un’isola penitenziaria, lo spettacolo è stato concepito per gli spazi dello Steri, dalle carceri al cortile, con un palcoscenico centrale.

Il pubblico ascolterà gli attori, Vincenzo Pirrotta e Paolo Briguglia, con le cuffie, entrando in un’esperienza sensoriale. Il 29 giugno a Palazzo Riso debutta “La Sicilia come metafora”, l’omaggio a Leonardo Sciascia realizzato da Pamela Villoresi e Mario Incudine per un viaggio antologico curato da Michele Di Martino.

E si torna allo Steri il 15 giugno con “Il misantropo” di Moliére, per la regia di Fabrizio Falco. Alla conferenza stampa di presentazione degli eventi hanno partecipato Gianni Puglisi, il sindaco Orlando, gli assessori Zito e Samonà, il rettore Fabrizio Micari e la direttrice Pamela Villoresi.

“Gli spettacoli che presentiamo – ha sottolineato Villoresi – sono i sopravvissuti di una stagione che è andata persa. Ma è bene ricordare che nel 2020 abbiamo scritturato 145 artisti di cui 98 siciliani.”  A luglio andrà in scena “Bengala a Palermo” di Daniela Morelli, riti, danze e musiche della comunità indiana che vive a Palermo. Poi allo Spasimo “Decameron Dolci”, racconti di ex poveri cristi, liberamente tratto dagli scritti di Danilo Dolci e il 20 luglio “Una stanza tutta per noi” a cura degli allievi della scuola del Biondo, coordinati da Antonio Silvia. Poi, nell’Atrio della Biblioteca comunale, “Viva la Vida” di Pino Cacucci dedicato a Frida Kahlo e “Squarci d’autore” con gli allievi della scuola del Biondo coordinati da Antonio Silvia.