Domani la scuola si ferma. Anche a Palermo l’anteprima del flash-mob

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La scuola si ferma anche a Palermo per la giornata di mobilitazione nazionale e lo sciopero generale indetto dai sindacati contro la riforma del governo Renzi.

In piazza scenderanno docenti e personale scolastico ma anche gli studenti medi e universitari. Gli studenti si ritroveranno a piazza Verdi alle 9 per poi dirigersi in corteo lungo le vie del centro città.

Intanto oggi lunedì 4 maggio alle 19 a piazza Ruggero Settimo, davanti al teatro Politeama, va in scena una piccola “anteprima”: il flash mob che in contemporanea collega varie piazze d’Italia per anticipare i temi cardine della protesta contro il disegno di legge “Buona Scuola”, in corso di approvazione al Parlamento. I partecipanti al flash mob, vestiti di nero e con i lumini in mano, leggono alcun articoli della Costituzione italiana e cantano l’Inno nazionale.

Alla manifestazione, alla quale partecipano anche il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando e l’assessore comunale alla scuola Barbara Evola, ha lo scopo di porre l’attenzione sugli effetti della nuova riforma scolastica.

“Chiediamo il ritiro di questo disegno di legge che non offre alcuna garanzia qualitativa alla scuola – hanno spiegato il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Barbara Evola – E’ una riforma che penalizza fortemente il ruolo degli enti locali, ai quali non è più riconosciuto il ruolo di coordinare le politiche educative e formative del proprio territorio, mentre privilegia quello dei singoli dirigenti scolastici che avranno, tra l’altro, la facoltà di scegliere, dagli albi territoriali, i docenti da assumere nella propria scuola”.

“Inoltre, – hanno concluso il sindaco e l’assessore – con l’ingresso dei privati nei finanziamenti, rischia di acuire le disuguaglianze sociali, l’arretramento culturale e le differenze tra un nord, industrializzato e forte economicamente, e un sud sempre più bistrattato”.