Ecco perché l’avvocato La Penna non era l’arbitro giusto per Frosinone-Palermo

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Strascico degno di un thriller per la finale play-off Frosinone-Palermo. E’ il quotidiano sportivo online Mediagol.it a svelare un retroscena che, se confermato, potrebbe cambiare la storia dell’incontro e del campionato.

Già nell’immediato post partita le polemiche erano esplose per la conduzione a dir poco scadente dell’arbitro romano Federico La Penna. La decisione cambiata tre volte sul rigore netto a favore dei rosanero poi negato, l’indifferenza rispetto ad una testata data in pieno volto a Nestorovski e l’atteggiamento passivo di fronte al lancio di palloni in campo da parte della panchina del Frosinone per spezzare le trame di attacco del Palermo, avevano fatto dire sia a Giammarva che a Zamparini che la gara era da invalidare perché era stata palesemente falsata.

Ma dall’inchiesta giornalistica di Dolores Bevilacqua e William Anselmo emerge un quadro dai potenziali risvolti e dalle conseguenze imprevedibili.

Secondo un dettagliato reportage, corredato da foto e documenti, l’arbitro Federico La Penna, che nella vita extracalcistica svolge la professione di avvocato, potrebbe essere stato in condizioni di incompatibilità con la direzione della gara di Frosinone.

Ma andiamo con ordine e partiamo dalla “Vinti & Associati”, prestigioso studio legale che sul proprio sito, come riferisce Mediagol.it,  si presenta come “l’Associazione, nella quale operano da numerosi anni circa 25 professionisti, svolge attività di consulenza per committenti pubblici e/o operatori privati, per l’indizione di pubbliche gare e la predisposizione della relativa disciplina, per la partecipazione alle gare stesse, per il contenzioso dinanzi ai TAR ed al Consiglio di Stato“.

Scorrendo l’elenco dei professionisti dello studio associato, tra i primi compare il nome di Federico La Penna, legale con “specifica e comprovata esperienza nei rispettivi settori di riferimento”. Cliccando sul suo nome si apre una scheda di presentazione dove viene specificato luogo e data di nascita, cioè Roma 7 agosto 1983, e che “dal novembre 2008 svolge la propria attività professionale con lo studio ‘Vinti & Associati’ di Roma occupandosi principalmente di problematiche concernenti il diritto civile e commerciali, sia in sede giudiziale che extra giudiziale”.

Esaminando gli atti del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio e del Consiglio di Stato, pubblicati da Mediagol, si evince che nel 2011 l’avvocato Stefano Vinti, titolare dello “Studio Vinti & Associati”, viene citato come difensore dell’Impresa Benito Stirpe Costruzioni Generali S.p.A (N. 00199/2012 REG.PROV.COLL. – N. 00546/2011 REG.RIC., N. 00107/2012REG.PROV.COLL. – N. 00546/2011 REG.RIC., N. 02965/2011 REG.PROV.CAU. – N. 05960/2011 REG.RIC., N. 00289/2011 REG.PROV.CAU. – N. 00546/2011 REG.RIC., N. 00278/2011 REG.PROV.CAU. – N. 00546/2011 REG.RIC. , N. 00267/2011 REG.PROV.CAU. – N. 00546/2011 REG.RIC.). In uno di questi decreti viene eletto domicilio presso l’avvocato Stefano Vinti in Roma, via Emilia n. 88.

Sono almeno quattro gli atti del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio e uno del Consiglio di Stato in cui nel 2011 l’avvocato Stefano Vinti, titolare dello “Studio Vinti & Associati“, viene citato come difensore dell’Impresa Benito Stirpe Costruzioni Generali S.p.A (due decreti cautelari, due ordinanze cautelari, un dispositivo di sentenza e una sentenza).

Ricordiamo che l’indirizzo di via Emilia 88 di Roma corrisponde al domicilio dello studio associato in cui dal 2008 lavora anche l’avvocato-arbitro Federico La Penna, come si evince dal sito ufficiale vintieassociati.org.

Bevilacqua e Anselmo, nella loro inchiesta producono la determinazione dirigenziale del Comune di Frosinone del giugno del 2016 dove l’Impresa Benito Stirpe Costruzioni Generali S.p.A , facente parte di un RTI (Raggruppamento Temporaneo di Imprese) e unico concorrente, si aggiudica l’appalto per l’affidamento della concessione di lavori pubblici di progettazione ed esecuzione dei lavori di ristrutturazione, completamento e successiva gestione dello “Stadio Casaleno” di Frosinone, poi ribattezzato “Stadio Benito Stirpe” in onore del padre di Maurizio Stirpe, attuale vicepresidente di Confindustria con delega al Lavoro ed alle Relazioni Industriali e presidente del Frosinone Calcio.

Considerati gli elementi oggettivi citati, e in considerazione del fatto che fin dalla sua designazione, la scelta di un arbitro di una città della stessa regione, distante meno di cento chilometri da Frosinone aveva fatto storcere il naso a molti, occorre andare a fondo e verificare che non esistessero seri motivi per ritenere inopportuna, anzi, incompatibile la designazione di La Penna in una gara del Frosinone.

Scrive infatti Mediagol al riguardo: “Posta la correttezza delle persone sopracitate, ci si interroga per legittimo dovere di cronaca se il legame tra l’arbitro-avvocato La Penna, lo studio associato con cui collabora dal 2008, l’avvocato Stefano Vinti e una delle aziende che ha lavorato al nuovo stadio del Frosinone di proprietà della famiglia Stirpe si possa considerare “legame indiretto” con la società “Frosinone Calcio” e se questo eventualmente sia stato trasmesso all’AIA nel rispetto del proprio regolamento che al Titolo V, Capo Primo, Art. 40 (che riportiamo sotto) richiede a tutti gli arbitri di “compilare con assoluta veridicità la propria scheda anagrafica personale ed il proprio foglio notizie, tramite la piattaforma informatica AIA, ed a segnalare immediatamente eventuali variazioni, compresi cambi di residenza e/o domicilio, nonché la sussistenza di qualsiasi eventuale rapporto, diretto o anche indiretto, con società calcistiche, al fine di permettere la tempestiva verifica di situazioni di incompatibilità”.

La domanda alla quale occorrerà dare immediatamente risposta è se l’essere avvocato associato dello studio legale che in almeno quattro occasioni ha assistito la società di costruzioni che ha realizzato lo stadio del Frosinone, società di costruzioni di cui l’amministratore delegato è il fratello del presidente della squadra di calcio, poteva arbitrare una gara dei ciociari, per giunta in un match così delicato. (Si ringrazia la redazione di Mediagol per aver consentito la pubblicazione dei documenti in fotogallery).