Elezioni regionali, Nello Musumeci e Gaetano Armao ticket del centrodestra per vincere alla Regione. Video

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gaetano armao

Nello Musumeci, come candidato presidente, e Gaetano Armao, vice presidente in pectore e con una delega pesante da assessore, probabilmente Bilancio, correranno assieme nella coalizione di centrodestra per le elezioni regionali del 5 novembre. La notizia dell’accordo è praticamente ufficiale.

“Lo consideriamo chiuso, ma con Musumeci abbiamo deciso che quando sarà ufficiale faremo una conferenza stampa all’Ars”, spiega il commissario di Forza Italia in Sicilia Gianfranco Micciché parlando del ticket Musumeci – Armao che dovrebbe traghettare il centrodestra unito alle regionali in Sicilia. “Sono convinto – aggiunge Micciché – che la strada giusta è questa e sono convinto che si andrà avanti. C’è un programma che è quello di Gaetano Armao che vorremmo venisse preso in considerazione dalla coalizione”.

Il centrodestra si presenterò unito alle regionali in Sicilia. Accordo prativamente fatto tra il leader di #DiventeràBellissima Nello Musumeci, che ha già avuto l’appoggio di Lega e Fdi, e l’avvocato Gaetano Armao, fondatore del movimento Siciliani Indignati, molto gradito a Silvio Berlusconi.

Proprio lunedì Armao, leader del movimento autonomista #Sicilianindignati ha presentato il suo “Manifesto per il futuro della Sicilia”. “I candidati vengono scelti dalle coalizioni. Per me le idee vengono prima degli uomini e camminano sulle loro gambe – ha detto Armao -. C’è il dovere di convergere su progetti chiari a partire dal programma. Ho sempre pensato che le idee venissero prima degli uomini. Vediamo le idee che ci sono in campo. Non e’ ancora finito il confronto dei partiti della coalizione. Chi sarà il candidato a governatore è solo una delle questioni sul tavolo. La coalizione sta facendo tutti i confronti necessari sia sul piano programmatico che organizzativo – ha proseguito Armao – e individuerà il candidato che ritiene più idoneo. Ci sarà una squadra per ottenere un risultato”.

“Si parla tanto di persone – ha detto Armao – spero di poter parlare presto di programmi sui quali convergere. Ho sentito Berlusconi un paio di giorni fa. Sono in stretto contatto con lui, parliamo soprattutto di idee. Lui, come me, vuole parlare a quei siciliani che hanno visto il fallimento della fantasmagorica rivoluzione della sinistra e della nuotata di Grillo. In Sicilia c’è un governo imbelle che ha messo alle strette tutte le attività economiche e produttive. Il debito è salito dai 4 miliardi del 2012 a 8 miliardi di euro. E raddoppiato perché si sono indebitati i siciliani”.

“La disoccupazione in Sicilia ha superato il cinquanta per cento – ha affermato Armao -. Ai ragazzi che vogliono emigrare dobbiamo parlare. Le elezioni di novembre sono un appuntamento di straordinaria importanza, perché se sbagliamo gli effetti potrebbero essere devastanti. Povertà, corruzione, inefficienza e spreco risorse, incapacità di utilizzare le risorse europee, flop dei siti museali: questa è la Sicilia di oggi”. Siamo in una situazione drammatica – ha aggiunto -. Allora cosa fare? Scappare tutti? Occorre dire basta. L’indignazione non è solo di chi è arrabbiato. Quella è una forma che va rispettata ma c’è anche quella di chi studia, di chi produce, di chi si sta godendo la pensione e vede la pressione fiscale che sarebbe dovuta scendere, e che invece scoraggia gli investimenti. La tassazione è rimasta ai massimi livelli, la Sicilia è tartassata e le imprese non verranno a investire nel Mezzogiorno. Abbiamo una pressione fiscale insostenibile. Nel ragusano decine di imprese vanno a investire a Malta. A questi fattori se ne sono aggiunti altri del governo Crocetta che hanno trasformato i crediti verso lo Stato in debito verso i nostri figli”.

“Abbiamo bisogno di liquidità, soprattutto le imprese. Possiamo inserire una moneta complementare siciliana. E’ stato già fatto in Sardegna e in tantissimi Paesi nel mondo. E’ una soluzione concreta che può essere adottata subito”, ha osservato Gaetano Armao durante la presentazione del “Manifesto per il futuro della Sicilia”, il documento programmatico del movimento SicilianIndignati per le elezioni regionali. “La seconda mossa da fare è abbassare le tasse – ha spiegato -. Il Portogallo permette a chi si trasferisce lì per sei mesi e un giorno di non pagare le tasse sulla pensione per dieci anni. Perché non possiamo farlo noi?”.

Poi una battuta sul candidato del centrosinistra. “Fabrizio Micari è un amico- ha sottolineato Armao – io l’ho votato come rettore e non può che farmi piacere che sia il candidato del centrosinistra. Questo contribuisce a rafforzare l’idea che la Sicilia cerca di mettere energie migliori per cambiare la situazione. Purtroppo penso che nonostante la sua bravura non potrà coprire le nefandezze del governo Crocetta”.

“Per storia, cultura, dimensione, economia, popolazione, la Sicilia è una regione fondamentale che merita un futuro all’altezza della sua importanza. Ecco perché il centrodestra, per le imminenti elezioni regionali, deve dar vita subito ad un piano operativo e di idee con liste formate dai suoi migliori giovani, donne, uomini, in cui a prevalere siano le capacità e le competenze”. Lo afferma Salvatore Cicu, europarlamentare di Forza Italia eletto nella circoscrizione Sicilia e Sardegna. “L’unità del centrodestra è imprescindibile – continua Cicu – e non può che vedere in prima linea due grandi protagonisti come il ticket Musumeci e Armao con i quali volteremo finalmente pagina rispetto all’inconcludente gestione Crocetta ed eviteremo il disastro di consegnare l’isola ai 5 stelle, la cui incapacità di governo è ormai diventata chiara a tutti. Occorre, peraltro, allargare alla partecipazione civica e creare un’ampia coalizione con altri protagonisti come Roberto Lagalla, ex rettore dell’Università di Palermo. Il presidente Berlusconi – conclude Cicu – aveva detto chiaramente che avrebbe fatto prevalere l’unità e così è stato; adesso non resta che ufficializzare al più presto il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Sicilia”.

Cantiere popolare di Saverio Romano resta al momento fuori dalla coalizione di centrodestra. E assieme a Fabrizio Ferrandelli sposa, al momento la causa di Roberto Lagalla con IdeaSicilia. “Noi non abbiamo mai posto veti, né pregiudiziali nei confronti di qualcuno, nemmeno su Musumeci. Registriamo, però, che quest’ultimo non ha preso le distanze nei confronti di coloro i quali si sono espressi con valutazioni politiche e non solo, lontane del nostro modo di vedere”, spiega Saverio Romano, all’Adnkronos e dice a chiare lettere: ”Ad oggi ufficialmente non ci è stata proposta alcuna candidatura” e ”per noi è ancora in campo quella del professor Lagalla”. L’ex ministro dell’Agricoltura non ci sta ad accettare accordi a scatola chiusa. I centristi di Cantiere popolare raccontano sono in “riunione permanente”.