L’obiettivo dichiarato è quello di raggiungere il fatidico 5 per cento, percentuale indispensabile su base regionale per fare aprire le porte dell’Assemblea regionale siciliana alla delegazione di Alternativa Popolare – Centristi per l’Europa. Il partito di Angelino Alfano e Gianpiero D’Alia sta facendo muovere tutti i suoi big delle preferenze, con liste abbastanza solide.
La sfida che giocano i centristi di Alternativa Popolare – Alfano e D’Alia in testa con il primo che soltanto meno di due mesi fa ha chiuso la porta in faccia all’alleanza con Gianfranco Miccichè per sostenere Nello Musumeci, come candidato presidente della Regione – è aperta e si gioca su tutti i fronti nelle varie province siciliane.
La posta in palio è alta, altissima. E l’occasione non si può perdere: bisogna portare all’Ars un drappello di deputati, al di là del presidente che sarà eletto, posto che il candidato presidente di Pd e Alternativa Popolare, Fabrizio Micari, secondo tutti i sondaggi non è dato per favorito, con Musumeci e Cancelleri che si contendono il posto di governatore.
A Palermo, la lista di Alternativa popolare – Centristi per Micari per le regionali ha come capolista è Carmencita Mangano, assessore regionale alla Famiglia e Politiche sociali, voluta da Gianpiero D’Alia e che si sta dando un gran da fare in queste ultime fasi di campagna elettorale, seguita da Mario Latteri (detto Adelfio), direttore della Clinica oncologica del Policlinico di Palermo, finito nel tourbillon di polemiche per aver portato in campagna elettorale il ministro per la Salute Beatrice Lorenzin anche nel suo reparto, il rappresentante di Italia dei Valori Paolo Caracausi, consigliere comunale e presidente della commissione che a Palazzo delle Aquile si occupa delle Società partecipate.
C’è poi Francesco Paolo Scarpinato, 44 anni, maresciallo dell’Esercito con la passione della politica, super votato alle elezioni amministrative di Palermo, primo della lista Democratici e Popolari approdato a Sala delle Lapidi con 3.503 preferenze; ed ancora l’ex assessore provinciale Michelangelo Michele Nasca, l’ex consigliere provinciale Giuseppe Bono, Cristina Bonanno, Rosario Callipari, Salvatore La Rosa, Stefano Silvio Lo Piccolo, Daniela Ludovico, Filippo Napoli, Monica Perricone, Laura Pilato, Stefano Reale, Nino Vallone.
E proprio Scarpinato, che ha esteso il suo slogan “Palermo nel cuore” a “Sicilia nel cuore”, domenica scorsa si è preso la soddisfazione di portare in un noto hotel di Palermo, in occasione della chiusura della campagna elettorale, circa 1.800 persone. Un vero e proprio bagno di folla e una straordinaria testimonianza d’affetto per una manifestazione che ha visto la presenza di Giovanni La Via, eurodeputato catanese, già designato al ruolo di vice presidente della Regione da Micari e che sarà capolista in alcune province, e da Dore Misuraca, l’uomo di Alfano che ha elaborato la lista su Palermo. Presenti inoltre numerosi consiglieri comunali di diversi paesi del Palermitano da Isola a Capaci, da Partinico a Balestrate, Cinisi.
“E’ stata una giornata indimenticabile – dice Francesco Scarpinato – una dimostrazione di grande affetto nei miei confronti che da anni lavoro nel territorio e che ho come unico obiettivo il bene comune, sono stato spinto in questa avventura delle regionali da coloro che mi hanno sostenuto alle elezioni comunali. Tutti sanno che i miei valori sono Dio, Patria e Famiglia e sono tre punti fissi. C’è tanto da fare in Sicilia e per la Sicilia, sono pronto e non mi tiro indietro”.
A Messina, capolista Giovanni Ardizzone, presidente dell’Assemblea regionale uscente e grande amico di D’Alia, Cettina Fasolo, Maria Grazia Fracassi, Massimo Franchina, Matteo Giuseppe Francilia, Salvatore Mammola, Francesca Moraci, Letteria Giovanna Sciuto.
Ad Agrigento, ecco Vincenzo Enzo Fontana, deputato regionale uscente, Giuseppe Marinello, presidente Commissione Ambiene al Senato, l’ex deputato di Alleanza Nazionale Giancarlo Granata, e poi Francesca Centinaro, Maria Rosaria Coletti, Katia Giovanna Maniscalco.
A Catania, ci sono Giuseppe Castiglione e Pino Firrarello che dovrebbero convogliare voti sui due candidati pesanti Marco Forzese e il primario di Urologia all’ospedale di Gela Sebastiano Nuccio Condorelli, ma attenzione anche al giovane Giovanni La Magna uno che secondo i bene informati vuol farsi strada. Una cosa è certa: il sottosegretario all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione deve uscire in qualche modo forte da questa tornata elettorale in modo da essere sicuro di una riconferma della sua candidatura a Montecitorio. A Siracusa, il capolista è Vincenzo Vinciullo, presidente della Commissione Bilancio all’Ars che comunque ha un posto nel listino.
La maggior parte di questi candidati, a partire da Scarpinato a Palermo fino a Enzo Vinciullo a Siracusa, proviene dal centrodestra e non è detto dunque che, se dovesse vincere Nello Musumeci, siano pronti armi e bagagli a fare il grande salto.