Negli ultimi due anni la piovosità sul territorio della provincia di Palermo si è attestata su valori “paragonabili a quelli registrati nei periodi emergenziali della fine degli anni ’80 e degli inizi degli anni 2000”. E’ quanto emerge dalla relazione del governo regionale sullo stato della crisi idrica nella provincia di Palermo.
La relazione è stata presentata all’Ars dal presidente della Regione siciliana Nello Musumeci che a causa di una faringite ne ha lasciato la lettura all’assessore al Territorio e Ambiente Toto Cordaro, limitandosi a fare un breve saluto con un sottile filo di voce. La seduta è stata dedicata alla discussione delle mozioni presentate da parlamentari di diversi gruppi sull’emergenza idrica in Sicilia.
“L’odierna disponibilità di invaso nelle dighe – ha aggiunto – che nel periodo precedente hanno regolarmente svolto la propria funzione di regolazione biennale, sopperendo alle riduzioni di volumi conseguenti alla ridotta piovosità, si attesta oggi su valori che non superano il 20% della capacità di invaso dei singoli bacini”.
Gli interventi del governo si indirizzano principalmente in tre direzioni: ripristino ed ammodernamento della rete attuale, realizzazione di nuovi dissalatori, utilizzo di pozzi privati per far fronte all’emergenza dovuta, anche, “alla diminuzione delle piogge”. Nella relazione è stata sottolineata la “costante interlocuzione con il governo nazionale” sul tema dell’emergenza.
“Tenuto conto della costante interlocuzione svolta con la Presidenza del Consiglio dei ministri, gli uffici della Protezione civile nazionale e tutti i ministeri coinvolti, è stato chiesto di valutare e prevedere ogni possibile azione che possa mitigare lo scenario emergenziale e l’impatto sulla popolazione, non solo in termini assistenziali, ma anche in relazione al rischio incombente”. E’ quanto si legge nella relazione del presidente della Regione Nello Musumeci.
“In data 8 febbraio – prosegue la nota del governatore – è stato dichiarato dal Consiglio dei ministri lo stato di emergenza del settore idropotabile nell’ambito di Palermo e provincia, siamo ancora in attesa dell’ordinanza della Protezione civile che disciplinerà nel dettaglio gli interventi e le modalità di realizzazione”.
La seduta è proseguita con gli interventi dei promotori delle diverse mozioni, che saranno votate al termine dei lavori d’aula, e con il dibattito parlamentare.