Entro la primavera prossima sarà completato il montaggio del nuovo ponte sul viadotto Himera, lungo l’autostrada Palermo-Catania. Ne da notizia la Fillea Cgil Palermo, secondo cui “il cantiere sarà completato entro fine aprile 2020”.
Le informazioni sono state raccolte dal sindacato nel corso di un incontro che si è svolto con l’Himera scarl nel cantiere sull’autostrada per analizzare le criticità emerse e monitorare lo stato dell’opera, che avrebbe dovuto essere consegnata un mese fa. “I materiali per la costruzione del viadotto sono già arrivati e il montaggio è affidato alla impresa di agrigentina di costruzioni metalliche Icm&Eng”, spiega la Fillea Cgil
La ricostruzione del viadotto è attesa dall’aprile 2015, quando una frana nella zona provocò il cedimento di alcuni piloni che sostenevano il vecchio ponte lungo la Palermo-Catania. “La Fillea ha voluto verificare sul posto i motivi del ritardo”, si legge nella nota del sindacato. E all’incontro con il contraente generale sono state fornite rassicurazioni sul rispetto dei tempi. L’opera, di 8 milioni di euro, si trova al 40 per cento della sua realizzazione. Il cantiere sulla A19 è partito a maggio del 2018 e il completamento dell’opera era previsto per settembre 2019.
“Dal mese di maggio a ora alcune criticità hanno rallentato l’esecuzione dei lavori e per l’impresa non eè stato possibile consegnare l’opera entro i termini – spiega il segretario generale della Fillea Cgil Palermo, Piero Ceraulo -. Una delle condizioni che ha determinato il ritardo riguarda l’ubicazione del cantiere. La messa in sicurezza e il ripristino del nuovo viadotto sono andati avanti a rilento a causa dell’intasamento del terreno, per la frana che ha causato il crollo e perché il cantiere si trova sul letto del fiume Imera, che scorre lì sotto”.
La Fillea ha poi potuto verificare “il completamento dei nuovi piloni” che serviranno alla posa del viadotto. “Si rimane solo in attesa del montaggio della struttura in ferro – aggiunge Ceraulo -. E qui è insorto il secondo grosso problema. Per la fornitura dei materiali metallici era stata incaricata l’azienda Lmv spa di Verona. Sei mesi fa, la società è andata in concordato: tutte le commesse si sono fermate, anche la produzione dei materiali per il ponte di Palermo. In aggiunta a questo, per la casuale concomitanza del lavori al ponte Morandi, tutte le maestranze dell’impresa, anche quelle impegnate in Sicilia, sono state spostate presso un’altra fabbrica di profilati metallici di Genova. Non comprendiamo perché, mentre a Genova l’opera è seguita da un commissario che ha tagliato i tempi, da noi, pur trattandosi di un’opera strategica come l’autostrada Palermo-Catania, non si sia intervenuti in egual misura con un commissariamento, in modo da consentire la velocizzazione dei lavori. Questo e’ stato un grave errore: vista la rilevanza dell’opera, anche da noi la realizzazione del viadotto avrebbe dovuto essere commissariata. Non possono esserci priorità e priorità, sia tratta di due infrastrutture necessarie sia per Genova che per Palermo”.
Ma il sindacato informa poi di un “terzo rilevante problema”: la posa in opera del ponte inizialmente era stata prevista dall’alto verso il basso e invece il ‘varo’ del ponte è stato invertito. “Si farà dal basso, condizione che richiede la realizzazione di un piano stradale sottostante per consentire la corretta esecuzione dei lavori e il passaggio dei mezzi aziendali – conclude Ceraulo -. Salvo imprevisti, nel nuovo cronoprogramma i lavori dovrebbero terminare a fine aprile 2020. La stessa data di fine lavori annunciata per il ponte Morandi. Monitoreremo e saremo vigili perché i successivi step siano eseguiti senza intoppi. In caso di altri ritardi, chiederemo l’intervento del governo regionale”. (Fonte agenzia Dire)