Misure antiterrorismo in Sicilia, Larbi Rouabhia, un algerino di 48 anni indagato per discriminazioni razziali e apologia di delitti di terrorismo su indagini della Digos di Catania, è stato espulso dall’Italia.
L’uomo era ospite del Cie di Caltanissetta. E’ stato rimpatriato ad Algeri con un volo da Roma. Aveva più volte manifestato la sua avversione alle culture ed ai sistemi occidentali vantandosi di aver sgozzato numerosi uomini in Algeria.
L’algerino era un richiedente asilo politico che era stato attenzionato dalla questura di Catania per i suoi comportamenti violenti e discriminatori tenuti durante la sua permanenza in una struttura del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) di Licodia Eubea, e successivamente indagato anche per apologia di delitti di terrorismo.
Era entrato per due volte in Italia da Cagliari, nel 2007 e nel 2916, ed è stato espulso andando in Svizzera da dove è stato rimandato in Italia in applicazione della convenzione di Dublino.
Dall’ottobre 2016, nello Sprar del Catanese ha cominciato ad avere atteggiamenti verbalmente aggressivi e offensivi per motivazioni principalmente religiose e di matrice anti occidentale, in special modo nei confronti di donne straniere e operatrici italiane, insultate più volte come “prostitute” perché non avevano comportamenti conformi ai dettami dell’Islam.
Larbi Rouabhia durante il trasferimento al Cie di Caltanisetta, aveva avuto un comportamento violento inneggiando ad Allah è al’Isis, minacciando di compiere stragi nel nostro Paese ai danni di “bambini italiani, tagliando le loro teste e facendosi esplodere” e gridando anche “l’Isis vi farà morire” ai poliziotti che lo stavano scortando.
L’algerino non voleva essere rimpatriato e all’approsimarsi del termine della sua permanenza in Italia aveva minacciato il suo legale. Il penalista ha denunciato il fatto alla Digos di Catania. In telefonate fatte anche con cellulari di altri ospiti del Cie, Rouabhia ha avuto modo di enfatizzare i suoi trascorsi in Algeria dicendo di avere fatto parte dei “Fratelli musulmani”, che aveva già ucciso degli uomini e che quando sarebbe uscito dal centro di accoglienza si sarebbe vendicato.
La commissione che ha esaminato la sua richiesta di asilo ha rigettato l’istanza. Oggi è arrivata l’espulsione perché “ritenuto soggetto altamente pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica”.