Fallito golpe in Turchia: Ordine avvocati Palermo sostiene colleghi Istanbul

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“Voglio ricordarvi ancora una volta che noi siamo avvocati, non veneriamo il potere, non ci pieghiamo di fronte alla tirannia e alle pressioni, non ci poniamo sotto il comando di nessun governo. All’occorrenza ci spezziamo, ma non ci pieghiamo. Non mettiamo il collo sotto la ghigliottina, se ne avete la forza, costringeteci voi a farlo”.

Sono soltanto alcune delle frasi scritte da Umit Kocasakal, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Istanbul e sostenuto dal’Ordine degli avvocati di Palermo, guidato da Francesco Greco. “Noi non prendiamo ordini da nessuno, non siamo né gli schiavi né i galoppini di nessuno. Noi prendiamo la nostra forza dal diritto, dalla giustizia e dal popolo, e non dal potere politico. La nostra stella polare è la giustizia e siamo sempre alla sua ricerca- dice ancora – Non siamo il satellite di nessuno. Noi siamo Avvocati, non siamo né commercianti né uomini d’affari. Noi cerchiamo il diritto, la Giustizia. Vi piaccia o no, noi siamo l’elemento fondatore della magistratura. Siamo noi che con la nostra presenza rendiamo il processo equo. Se ci fate uscire dalle aule, fate uscire anche la Giustizia. Qualsiasi assalto nei nostri confronti è un assalto contro il popolo e la sua libertà di cercare la Giustizia… Noi siamo Avvocati, ci schieriamo a difesa, e nessun individuo, nessun potere può celarsi tra le leggi per soffocare il diritto e la libertà o per manipolare i diritti del popolo, senza passare sul nostro corpo. Noi non l’abbiamo permesso, non lo permettiamo né Io permetteremo. Continueremo a perseguitare le torture, gli abusi, le illegittimità, a salvaguardare il diritto ad essere sottoposti a un processo equo per tutti. Siamo pronti a pagare qualsiasi prezzo”.

E ancora: “Denunce e processi infondati non ci possono intimorire. Noi siamo Avvocati. Anche se vi sono differenze derivanti dalle ideologie e, quindi, lotte intellettuali, noi siamo uniti, inseparabili, irriducibili nei confronti degli assalti contro il diritto, il diritto a un processo equo, la nostra professione, il nostro onore”.